La fine del mondo a Breslavia di Marek Krajewski

Marek Krajewski, filologo classico presso l’Università di Breslavia, spicca come scrittore nel mondo letterario polacco per la serie di romanzi polizieschi ambientati a Breslau, ossia nella Breslavia del primo dopoguerra, con protagonista il detective Eberhard Mock.

"La fine del mondo a Breslavia" non è soltanto un giallo geniale con la trama ben delineata, ma anche uno studio profondo della psiche umana e dei misteriosi meccanismi interni che spingono un uomo a commettere degli atti orrendi. Il protagonista è il detective Eberhard Mock, un uomo di media età che non disdegna i piaceri della vita: l’alcol, le donne ed il gioco a carte. Diplomato in un liceo classico, sente una grande passione per il greco, il latino e per la cultura antica, dilettandosi, nel tempo libero, della pura bellezza delle opere di Ovidio, Orazio e Virgilio. Sposato con Sophie, una donna di ventiquattro anni, discendente di una famiglia ricca, dotata di una splendida bellezza e di un grande talento musicale, non ha tuttavia un matrimonio molto felice, in quanto Sophie si sente trascurata dal marito, che le predilige il lavoro e l’alcol.

Nel prologo del romanzo siamo a New York, dove Mock è già anziano e sta per morire per un cancro ai polmoni. Prima di confessarsi, vuole raccontare ad un amico che viene a trovarlo una certa storia legata alla sua prima moglie, Sophie.
Con il primo capitolo ci spostiamo in flashback a Breslau: il narratore onnisciente ci racconta la storia del detective Mock che sta conducendo indagini sul cosiddetto “assassino del calendario”, noto per lasciare accanto alle vittime un foglio dal calendario con una certa data. L’assassino sembra inafferrabile, il numero delle vittime in aumento costante. Inoltre, per rendere tutta questa situazione ancora più misteriosa e più orrenda, appare un certo principe Aleksy, un aristocratico russo in esilio che profetizza la fine del mondo.

Accanto alle indagini di Mock viene descritta la vicenda di Sophie. La moglie del detective, trascurata e umiliata dal marito-alcolizzato, si rivolge alla sua migliore amica fin dagli anni scolastici, Elisabeth, una donna indipendente e libera. Incoraggiata da Elisabeth e con lo scopo di vendicarsi del marito, Sophie comincia a partecipare ad orgie sessuali. All’inizio si sente felice e soddisfatta, ma dopo un’orgia a cui assistevano delle ragazzine, cade in depressione e perde la voglia di vivere. Tutto ciò ha luogo a Breslavia, rappresentata come una città corrotta e macchiata di diversi crimini, luogo ideale per l’arrivo della fine del mondo.

La fine del romanzo sorprende e sconvolge il lettore, lasciando intuire come la fine del mondo sia inevitabile e mostrando che non tutti gli errori possano esser riparati.