La folle vita di Paul Marchand di Arthur Dreyfus

Romanzo difficilmente inquadrabile in un genere preciso, La folle vita di Paul Marchand di Arthur Dreyfus (Guanda, 2024, trad. di Luigi Maria Sponzilli) si svolge durante la Prima Guerra Mondiale, un periodo di grande tumulto e cambiamento.

Il giovane protagonista è un quindicenne che vive in una cittadina francese, Besançon, dove svolge una vita più o meno tranquilla e monotona, circondato dalla sua famiglia e dalla coetanea Mariette. Gli eventi storici che si susseguono, tuttavia, a partire dall’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, prologo della Grande Guerra, stravolgeranno il corso della sua esistenza.
Il punto di svolta, in particolare, avviene quando, durante una delle sue escursioni in bicicletta, Paul si ritrova coinvolto in un’esplosione che lo precipiterà tra le grinfie di uno squinternato scienziato e dei suoi esperimenti di ibridazione. Questo incontro segna l’inizio di un viaggio rocambolesco per il nostro protagonista, che si ritrova con un braccio in più (sull’addome!) dotato di una personalità propria. Questo braccio aggiuntivo diventa sia un aiuto che un ostacolo nella sua vita quotidiana, creando situazioni rocambolesche.

L’inusitata scoperta, allorché il protagonista si risveglia con la sua terza mano, e la confusione che ne deriva inducono a uno stato di ansia e meraviglia non solo lo sventurato eroe ma anche il lettore che ne segue le disavventure.
Il nuovo braccio, appartenuto a un soldato tedesco morto in guerra, Hans, ha peraltro una personalità propria che ne fa un “personaggio” sia comico che inquietante: è capace di agire autonomamente, creando situazioni esilaranti ma anche angoscianti e rivelandosi, per il giovane Paul, di aiuto e di intralcio a seconda delle occasioni.

Arthur Dreyfus - scrittore, giornalista, sceneggiatore e regista franco-svizzero, diventato noto nel 2009, anno in cui ha ricevuto il premio francese Young Writer Prize per il racconto Il déserte - utilizza uno stile narrativo vivace e coinvolgente, scandito da capitoli brevi spesso pregni di un umorismo sottile che fa da contraltare ai momenti più dolorosi della vicenda, tali da mantenere sempre desta l’attenzione del lettore senza mai appesantire la narrazione.
Il finale della storia, un po’ inaspettato ma anche, a giudizio di chi scrive, un tantino forzato, lascerà sicuramente un fondo di commozione e forse di delusione nel lettore, subito riscattato dalla nota finale in cui, con un ulteriore guizzo di umorismo, l’autore ci lascia immaginare che le vicende del soldato Hans, o di ciò che ne resta, potrebbero avere un seguito.

La folle vita di Paul Marchand è un romanzo intrigante che combina elementi storici con una narrazione fantastica; nonostante, forse, alcune ripetizioni nella trama, il libro offre uno sguardo interessante - per quanto senz’altro fuori dalle righe - sulla crescita personale e sull’importanza delle relazioni umane in tempi difficili.