La forza del destino
- Autore: Marco Vichi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2011
Non poteva raccontare a nessuno il suo segreto, non ancora almeno. Ormai sapeva che sarebbe andato fino in fondo, e preferiva vivere quell’avventura da solo. Non era stata una decisone presa a tavolino, ci si era messo di mezzo il destino. (pag.25)
Dopo essersi dimesso da commissario di polizia, Franco Bordelli ha venduto la sua casa di San Frediano a Firenze per trasferirsi in campagna. Una volta scoperti gli assassini dell’omicidio di un ragazzino, Bordelli ha infatti dovuto gettare la spugna perché trovatosi davanti a importanti esponenti della massoneria fiorentina, i quali lo hanno dissuaso dal portare i colpevoli alla sbarra con un messaggio spietato e doloroso: violentando Eleonora, la giovane commessa con la quale da poco tempo aveva una storia.
Bordelli, deluso e impotente, trascorre adesso le proprie giornate immerso nella natura, a contatto con la campagna, imparando a coltivare l’orto. Una vita agreste fatta di solitudine in cui, tuttavia, riesce fin da subito a trovarsi a proprio agio. Un isolamento voluto, lontano dai rumori di una città appena uscita dal quel drammatico 4 novembre 1966 in cui l’Arno la devastò con l’irruenza delle acque. Il buen retiro è interrotto ogni tanto da allegre riunioni conviviali con gli amici di sempre: Ennio detto il Botta, Rosa, Diotivede, Dante e il giovane Piras.
Ma Bordelli, anche se ha lasciato la questura, resta pur sempre un poliziotto e un fatto di sangue accaduto tanti anni prima in quelle campagne dove adesso vive, lo porterà a indagare e a scoprire una verità sfuggita agli inquirenti, ma non al suo fiuto di acuto investigatore. Inaspettatamente, sarà proprio quest’ultima indagine, condotta fuori tempo massimo, a riportarlo sulla strada degli assassini del ragazzino rimasti impuniti. Una serie di circostanze chiamate, forse, Destino fornirà al protagonista l’opportunità insperata di ottenere giustizia, anche se alla fine il prezzo da pagare sarà alto.
Il commissario fiorentino ideato da Vichi è un uomo vicino alla sessantina dal carattere un po’ ombroso, malinconico, scapolo impenitente, solitario quanto basta per apprezzare comunque la compagnia di persone vere, spontanee. È anche una buona forchetta e, all’occorrenza, un amico su cui poter contare. Assai sensibile al fascino femminile e raffinato seduttore, Bordelli prova una forte insofferenza verso l’ipocrisia e l’arroganza: ma soprattutto nei confronti dell’ingiustizia e della sopraffazione.
Vichi ci proietta in una Firenze degli anni Sessanta fatta di valori sociali e rapporti umani ormai perduti. L’autore ricrea così una dimensione di dolce nostalgia, avvertita soprattutto dal lettore prossimo alla mezza età, con un narrato di fatti, luoghi, persone, un insieme di microcosmi a cornice della vicenda principale. Come nei predenti romanzi, anche ne La forza del destino (Guanda 2011) la tensione che suscita la trama si alterna a pagine di gradevole serenità, in special modo nella raffigurazione dei tipici scenari rustici toscani.
Insomma, parliamo di un romanzo arrivato già alla seconda edizione e da acquistare senz’altro a scatola chiusa.
La forza del destino. Un'indagine del commissario Bordelli
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Bella recensione, complimenti. Non conoscevo l’autore. Finora per respirare atmosfere fiorentine, mi ero affidata a Pratolini. Questo sembra essere più moderno, un buon modo di fare un passo avanti nella vita della mia città. Grazie.