La guerra gotica
- Autore: Procopio
- Genere: Romanzi e saggi storici
Un periodo poco conosciuto della storia d’Italia è quello delle invasioni barbariche: la penisola invasa da Goti e Longobardi. Lo storico Procopio ce ne dà un’immagine adeguata.
Procopio di Cesare, storico della corte di Giustiniano, scrive in greco "La guerra gotica" in modo da elogiare Giustiniano di fronte al rinnovarsi dell’Impero romano che era l’obiettivo dell’imperatore bizantino.
Procopio racconta le cause della guerra greco- gotica e cioè la morte di Amalasunta, figlia di Teodorico, per mano del marito Teodato e la vendetta di Giustiniano.
Ne nacque un conflitto che coinvolse il Mediterraneo e l’Italia per 20 anni circa con la vittoria dei Bizantini di Narsete. Già, Narsete, un personaggio che Procopio si diverte ad analizzare in modo velenoso (è un eunuco nano), ma riconoscendogli il genio militare.
E Belisario? Tutti i libri di storia parlano della sua grandezza e della sua sorte di generale sfortunato mentre Procopio insiste col dire che fu l’antipatia di Teodora (quella sciagurata) a privarlo del comando e di questo si può opinare.
L’autore racconta anche dei capi goti e del generoso tentativo di Totila di farsi riconoscere re d’Italia, ma che venne sconfitto dai Bizantini ponendo fine a ogni sogno unitario.
E di lì a poco si sarebbero aggiunti i Longobardi a dividere la penisola.
In sostanza l’opera è bella e ben costruita. Lettura obbligatoria per studenti di lettere e Storia.
Le guerre. Persiana, vandalica, gotica
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