La guerra invernale nel Tibet
- Autore: Friedrich Dürrenmatt
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2017
Nel racconto “La guerra invernale nel Tibet” (romanzo breve del 1975) Friedrich Dürrenmatt, scrittore svizzero-tedesco nato nel 1921 e morto nel 1990, ci catapulta in un futuro distonico post-apocalittico in cui le nazioni del mondo sono in guerra tra loro. Il lancio di bombe atomiche ha reso la superficie terrestre inabitabile per l’uomo. La vita si svolge in tunnel e grotte all’interno delle montagne. Si combatte, giorno e notte, gli amici si confondono con i nemici, non si sa bene chi sia l’antagonista, il nemico contro cui si lotta.
Il protagonista del racconto è un mercenario, ormai mutilato che, perso nelle gallerie sotterranee in cui si trova, scrive sulle pareti di roccia informazioni utili per i futuri abitanti della terra. Oltre a queste notizie narra anche la storia di come sia arrivato sotto le gallerie di quello che lui crede essere l’Himalaya.
Come tutti gli scritti di Dürrenmatt, tra cui “Le Panne” e “La morte della pizia", anche in "La guerra invernale nel Tibet" l’intento è quello di sconvolgere e scioccare il lettore. Il grottesco estremizza il racconto, macabro e drammatico, portando il lettore alla riflessione.
I significati della storia non emergono istantanei nella lettura: c’è bisogno, secondo me, di almeno una seconda lettura per comprendere fino in fondo la simbologia e i contenuti più profondi. Il racconto non finisce con l’ultima pagina: come è stato per tutte le storie che ho letto di questo autore alla conclusione del libro iniziano tutta una serie di congetture e riflessioni su se stessi e sulla società in cui viviamo.
È un libro consigliato a tutti quelli che vogliono riflettere sulla nostra civiltà contemporanea.
La guerra invernale nel Tibet
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