La letteratura sapienziale nell’antica Mesopotamia
- Autore: Annunziata Rositani
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Cercando un’alternativa più recente al volume Storia delle letterature della antica Mesopotamia di Giovanni Rinaldi (risalente agli anni Cinquanta), lo scrivente si è imbattuto in La letteratura sapienziale nell’antica Mesopotamia di Annunziata Rositani, pubblicato nel 2021 da “Le Monnier”.
Come suggerisce il titolo, l’analisi della letteratura proposta in questo testo non è generale, ma si concentra su uno specifico argomento.
Il termine “letteratura sapienziale” non proviene dalla tradizione mesopotamica, ma è stato ripreso dall’autrice dagli studi biblici ed è una scelta non solo valida in termini di comprensibilità, bensì anche utile per mettere in rilievo occasionali paralleli tra le due culture, si pensi ad esempio ai versi:
Il dio (personale) di un uomo è come un pastore che trova il pascolo per lui. Lasciate che lui li porti come pecore al cibo che possono mangiare.
Così vicini al nostro Vecchio Testamento. La letteratura mesopotamica è solitamente suddivisa in cinque categorie: letteratura celebrativa, narrativa, magica, satirico/umoristica e infine didattica o appunto sapienziale.
Per i Babilonesi il dio della saggezza era Marduk, padre degli dei e signore di questa virtù e a lui sono state dedicate opere grandiose.
I testi in sumerico e in accadico sono giunti a noi scritti su tavolette di argilla, rinvenute in gran numero tra i resti delle antiche città, ma spesso rotte o incomplete. Fortunatamente di molti scritti esistono più esemplari, il che ha permesso ai filologi di provare a completare i testi comparando versioni ed edizioni cercando di colmare le lacune riscontrate.
La letteratura sapienziale mesopotamica era caratterizzata da composizioni che raccoglievano consigli pratici, massime e riflessioni sull’esistenza, sulla corretta condotta morale, sulla morte e sulla conoscenza in generale.
La lettura del saggio di Annunziata Rositani è piacevole anche per chi non è uno specialista e consente di farsi un’idea sulle visioni che i popoli presi in esame avevano dell’aldilà o del loro rapporto con le divinità.
Il Poema del Giusto sofferente, ad esempio, mostra una sensibilità molto diversa nel rapporto tra gli uomini e gli dei rispetto a quella che avevano i Greci.
Le testimonianze trascritte nel libro riportano frequentemente le preoccupazioni quotidiane degli uomini di quelle epoche, e ci restituiscono il volto spesso meno noto di una civiltà che tutti studiano a scuola.
Questo saggio approfondito è un’occasione preziosa per chiunque sia interessato a confrontarsi con le contemplazioni profonde dei sapienti dell’antichità sulle domande che assillano l’umanità da millenni.
La sua capacità di offrire una prospettiva chiara, a fronte dei dati in nostro possesso, è lodevole e questa buona impostazione costituisce sicuramente uno dei punti di forza della pubblicazione. Sono pagine che possono aprire un mondo nuovo e affascinante.
La letteratura sapienziale nell’antica Mesopotamia
Amazon.it: 19,95 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La letteratura sapienziale nell’antica Mesopotamia
Lascia il tuo commento