La lettrice scomparsa
- Autore: Fabio Stassi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2016
Roma, la letteratura, i libri, un insegnante di liceo disoccupato, credere che la letteratura possa curare i mali dell’anima: questi sono i principali ingredienti che Fabio Stassi ha abilmente mescolato, assemblato, per costruire “La lettrice scomparsa”, un romanzo intrigante, a volte cupo, pieno fino all’inverosimile di citazioni non sempre esplicite, talvolta abilmente nascoste, di personaggi e intrecci letterari.
Il professore di lettere precario, ormai una maschera dei nostri tempi, decide di aprire in un monolocale nei pressi di via Merulana, strada letteraria per antonomasia, uno studio di “counselor” in biblioterapia: presto nel suo improvvisato studio arriveranno donne, per lo più molto stravaganti, che cercano in un libro la guarigione dalle loro ossessioni, non tutte convinte che tale soluzione possa essere praticabile; ma mentre l’improvvisato “guaritore” cerca nelle pagine dei tantissimi libri letti risposte plausibili a malesseri gravi, poco convinto lui stesso della efficacia di un simile rimedio, ecco che nel suo palazzo cominciano ad avvenire insoliti movimenti: il portiere sudamericano, Gabriel (come Marquez?) che in realtà si chiama Johnny (come il partigiano di Fenoglio?) rivela che la signora Isabella Parodi, inquilina del piano di sotto, è scomparsa.
Vince Corso, il narratore biblioterapeuta, l’ha incrociata un paio di volte sulle scale, poi mai più. Però, gli rivela Emiliano, l’amico libraio che colleziona anche libri vecchi, la signora era una assidua lettrice, e la lista degli ultimi libri letti da lei, sarà cercata e trovata dallo stesso Vince sul comodino della donna, nel cui appartamento è andato in cerca di notizie, che il marito gli fornisce con disinvoltura. Purtroppo viene ripescato nel Tevere il cadavere sfigurato di una donna, che viene riconosciuta come la signora Parodi, e il marito reticente viene accusato del suo omicidio. La storia si fa più complicata, Vince si trova a seguire le tracce letterarie che Isabella sembra aver volontariamente lasciato dietro di sé... insomma il libro si trasforma in un noir tutto speciale, nel quale un racconto di Hawthorne, “Wakefield”, darà a Vince lo spunto per trovare la soluzione di un intricato caso di cronaca nera, ma anche la spiegazione di come i libri possono modificare davvero intere esistenze, divenendo modello, traccia, esempio di vite che, come spesso si sente dire, sono più complicate delle trame dei romanzi. Le donne lettrici, di cui si favoleggia nelle analisi sociologiche di flusso dei (pochi) lettori italiani, divengono qui protagoniste di storie di solitudine, abbandono, nevrosi, che solo la lettura, come avevano già teorizzato due giovani studiose inglesi nel libro “Curarsi con i libri”, pubblicato da Sellerio nel 2013 e curato dallo stesso Fabio Stassi, potrebbe aiutare a lenire:
“Si potrebbe definire la biblioterapia un tentativo di vaccinazione al male di vivere”
afferma lo stesso autore nell’introduzione a quel volume, che ora diviene narrazione di “casi” terapeutici veri e propri ne “La lettrice scomparsa”, romanzo romano il cui protagonista, Vince Corso, è un collezionista di libri che iniziano tutti con la stessa parola. Tanto per parlare di nevrosi.
Fabio Stassi è un narratore pieno di talento, capace di farci seguire labirinti che nella stessa Roma che pure conosciamo, ci raccontano una città misteriosa, notturna, multi religiosa, nella quale il tema del doppio, così caro a tanta letteratura fantastica ottocentesca, diviene tema dominante: doppie identità, doppi quartieri, doppie personalità... e tanti tanti libri, che il lettore onnivoro Vince colleziona nella sua testa fino all’ossessione, ma anche alla risoluzione di un mistero, tutto letterario, che il libro ci vuole raccontare.
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