La linea d’ombra
- Autore: Joseph Conrad
Leggendo l’ultimo libro di Philip Roth, ho visto citato diverse volte
La linea d’ombra di Joseph Conrad. L’ho ritrovato in biblioteca, l’ho letto con passione: non lo ricordavo dall’università e mi sono emozionata nel ritrovare tante caratteristiche della letteratura angloamericana raccolte e sintetizzate in poche pagine.
Conrad scrisse questo breve romanzo dedicandolo a suo figlio, combattente in trincea durante la prima guerra mondiale, partendo da un’esperienza autobiografica: il protagonista della storia, di cui non conosciamo neppure il nome, è appena sbarcato in un porto d’oriente dal suo ultimo ingaggio e sta per tornare a casa, quando improvvisamente viene incaricato di riportare in porto un brigantino di cui viene nominato capitano.
La sua gioia è grande e, raggiunto rapidamente il suo veliero, crede di poter portare a termine il suo incarico: l’atmosfera sulla nave è lugubre, gli uomini si ammalano di febbre tropicale, il caldo è insopportabile, la bonaccia dura giorno e notte, il nostromo, Burns, sembra impazzito per l’odio furibondo che nutre per il precedente comandante, morto in mare e sicuramente la causa del maleficio che avvolge la nave. Il giovane comandante si trova così di fronte ostacoli apparentemente insormontabili. Solo il cuoco di bordo, Ransome, sembra essere la parte positiva di una situazione che sembra destinata alla catastrofe.
Se il racconto appare nello stile avventuroso marinaresco di tanta narrativa angloamaricana, di essa ha però soprattutto l’aspetto simbolico-psicologico. In realtà, La linea d’ombra è un vero e proprio romanzo di iniziazione, scritto in modo magistrale, che vede, nel finale positivo, la conclusione delle peripezie dei diversi personaggi e la crescita del protagonista, uscito dolorosamente ma solidamente dalla giovinezza ed entrato con determinazione nell’età adulta.
La linea d'ombra
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Splendido romanzo da cui è stato tratto il cd " L’albero" di Jovanotti.