La matematica è politica
- Autore: Chiara Valerio
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2020
Descrivere Chiara Valerio con una sola parola è praticamente impossibile in quanto, se si volesse fare un riassunto dei suoi lavori, si potrebbe dire che lei è: scrittrice di saggi e romanzi tra cui Chi dice e chi tace (Sellerio, 2024), traduttrice, responsabile della narrativa italiana di Marsilio, direttrice artistica, conduttrice radiofonica a Rai Radio 3 e matematica.
Prendendo in esame solo il primo e l’ultimo punto nell’elenco si capisce perfettamente come e perché nasce La matematica è politica (Einaudi, 2020). Di questo libro però non bisogna dimenticare la data di pubblicazione e il periodo storico in cui era immerso. Anche perché, nel testo, i riferimenti al COVID-19 non si sprecano, come il dibattito sulla democrazia, sulle libertà personali e sulla continua esposizione ai dati forniti dallo Stato per monitorare la pandemia.
Chiara Valerio, con la sua opera, gioca con il lettore utilizzando un argomento che, anche senza volerlo, ha fatto parte della vita di tutti. L’autrice propone di utilizzare la matematica come filtro per vedere il mondo e non come semplice materia da trattare in classe. Con questo presupposto, oltre ad alcuni aneddoti autobiografici, descrive in che modo lo studio della matematica, e la matematica in generale, possa essere usato come strumento della democrazia:
In matematica, grazie al ragionamento deduttivo, non esistono principi di autorità, ciascuno può trovare o ricavare un risultato da solo. La conoscenza è un processo ed è accessibile a tutti, non è il privilegio di una casta di principi o di preti.
Per Valerio la matematica è parte della democrazia perché, a detta sua, è sostanzialmente il contrario della dittatura, in quanto ha forzatamente bisogno di un aiuto collettivo, il quale va oltre il credo politico, il genere e l’orientamento sessuale del singolo. Si opera la matematica lontani dallo spazio e dal tempo, usando teoremi enunciati con secoli di distanza da persone di nazionalità e idee completamente diverse. Tutti possono essere d’aiuto, non si guarda in faccia né alla classe sociale né al perché si è cercato di arrivare a quel risultato, l’importante è ciò che si ottiene, e come può essere usato dal prossimo per ottenere qualcos’altro.
La dittatura è più semplice. [...] La dittatura non è matematica, non si evolve e non si interpreta, cambia colore ma funziona sempre allo stesso modo: uno comanda, tutti gli altri seguono. Non ha altre conseguenza, altre implicazione che l’obbedienza.
L’autrice, in questo breve testo, cerca di far capire che per lei la matematica può essere un mezzo per analizzare quasi tutto ciò che ci circonda. Ovviamente non si parla solo di numeri, di calcoli, ma di un metodo che serve per codificare le cose, le verità, le relazioni sociali, le regole, la politica e la comunicazione.
Chiara Valerio, oltre a provare a far appassionare alla sua materia più persone possibili mostrando il largo campo di competenze della matematica, provoca il lettore tentando di suscitare in lui qualcosa, anche usando delle argomentazioni che, qualche volta, risultano fine a sé stesse. Nonostante questo, La matematica è politica è un libro interessantissimo e mostra come anche un argomento così distante dalla politica possa essere utilizzato come strumento di libertà individuale e collettiva.
La matematica è politica
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