La moglie del santo di Corrado Occhipinti Confalonieri

La moglie del Santo di Corrado Occhipinti Confalonieri, edito da Minerva edizioni nel 2019, racconta, con precisione e sagacia letteraria, la vita di colui che si chiama Corrado Confalonieri, divenuto poi Santo e patrono della città di Noto (Siracusa), dove visse a lungo, operando prodigi e miracoli testimoniati da tante persone da lui curate e miracolate.

La storia inizia in quel di Piacenza nel 1300. Il padre di Corrado, Tommaso, nobile guelfo, combina il matrimonio tra suo figlio Corrado ed Eufrosina Vistarini, di famiglia ghibellina, fedele alleata del potere emergente rappresentato dai Visconti di Milano. Questo matrimonio è sfarzoso e ricco di aspettative. Corrado è un giovane di belle speranze,

“Colpita dai suoi occhi neri e profondi, che aveva paragonato a due laghi notturni dove si specchia la luna, vaghi e sensuali. I folti capelli neri, madidi di sudore, ricadevano ai lati della fronte in ciocche leggermente arricciate che distraevano dalla eccessiva lunghezza del naso, mettendo in risalto la mascella volitiva.”

Eufrosina è una giovane donna saggia e di una bellezza sfolgorante:

“La sua bellezza aveva ormai raggiunto l’apice dei vent’anni. Il viso levigato incorniciava lo sguardo azzurro pervinca esaltato dalle lunghe ciglia bionde. Le labbra socchiuse, perfettamente simmetriche, lasciavano solo intravedere gli incisivi superiore.”

Agli inizi Corrado è un marito sfuggente, fedele, ma alquanto distratto, occupato in altre faccende. Se non che, proprio durante una battuta di caccia, Corrado ha una profonda crisi mistica, in cui vede la Croce di Gesù Cristo alzarsi in alto dallo stesso animale, il cervo, che voleva uccidere. Qual è il suo significato? Durante la stessa, lui, senza volerlo, produce un incendio di notevoli dimensioni. Chi provocava un incendio veniva punito o al pagamento di una tassa elevata o all’impiccagione. Che fare? Confessare il maltolto? Intanto, un contadino, certo Meo, viene catturato e accusato di essere il colpevole. Non lo è, ma dopo aver subito immani torture, capitola, confessando un reato che non ha commesso. Corrado venutone a conoscenza, è costretto ad intervenire, confessando. Che accadrà? Sarà giustiziato?

La moglie del Santo è, in un primo momento, un gran bel romanzo storico. Le ambientazioni e la situazione politica sono rese con minuzia di particolari e sono frutto di una ricerca perigliosa, a partire dalla situazione di Piacenza nei primi anni del 1300 per giungere a quella romana e di Noto. I tempi sono oltremodo difficili e la contrapposizione tra potere temporale e spirituale è assolutamente netta. Per non parlare delle carestie e delle pestilenze che decimano gli esseri umani:

“Per ora la medicina è impotente. Bisogna vedere se far spurgare dai bubboni il sangue corrotto risulta un sistema efficace… sono certo che il morbo pestifero esce ed entra nelle vie respiratorie. L’aria ne è permeata.”

A corollario del narrato vi è la figura di Eufrosina, una donna con una missione potente,

“Quella di lasciare libero il marito di cercare Dio. Trova, così, il Signore in Corrado.”

Si costituisce un amore spirituale che sconfina in un sentimento di rara e introvabile bellezza.

La moglie del Santo è un romanzo storico di ottima lettura, costruito con obiettività narrativa e di ricerca, da un autore, lontano discendente dei protagonisti di cui si parla. Una lettura che fonda le basi sulla precisione di ricerca e di Storia, attraverso un linguaggio preciso, colto e filosofico. Molto interessante, buona lettura!