La moglie perfetta
- Autore: Roberto Costantini
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2016
“Chi di amore ferisce, di sesso perisce”
Nanni ha una regola: flirtare e basta. Abbaiare, non mordere e solo con donne con le quali la moglie non possa avere il minimo contatto. Bianca si allena un’ora ogni mattina sul tapis roulant, ascoltando in cuffia le registrazioni di interrogatori e intercettazioni. “La moglie perfetta” , pubblicato da Marsilio, 450 pagine 19 euro, è il nuovissimo giallo di Roberto Costantini.
Nanni Annibaldi, 41 anni, bello, capelli ancora scuri, aspetto curato, psicologo specializzato in terapia familiare, al lavoro sette ore al giorno per cinque giorni alla settimana, quattro ore il sabato. Bianca Benigni, 40 anni, fisico asciutto, perfettina in tutto, pubblico ministero in Procura a Roma, estremamente ligia al dovere, sempre in pieno autocontrollo, volontà d’acciaio. Insieme hanno un figlio di undici anni, indolente negli studi, ama disegnare draghi che minacciano principi coraggiosi.
Caratteri dettagliati, passati ai Raggi X, tipico dell’ingegnere giallista, nato in Libia, che non trascura nessun particolare dell’indole dei protagonisti dei suoi romanzi. Il nuovo titolo, in libreria proprio in questi giorni, segue la trilogia del male (“Tu sei il male” 2011, “Alle radici del male” 2012, “Il male non dimentica” 2014, tutti Marsilio) ed anche se non risulta necessariamente legato alle vicende del trittico noir precedente, resta sempre incentrato sulle indagini del commissario Michele Balistreri, capo della Sezione Omicidi romana.
In Questura dicono che è uno senza sangue e senza cuore, però con un cervello grande così. Ex militante in Ordine Nuovo, amaro, disincantato tignoso, intrattabile, permaloso, estremamente professionale, intuitivo, avversario insuperabile per i criminali, Balistreri è una specie di supereroe della legalità. È l’esemplare perfetto dei personaggi di Costantini, che sembrano vivi e vegeti, tanto le qualità e i difetti vengono mostrati nei particolari, con straordinaria fluidità narrativa, marchio di fabbrica dei suoi thriller all’italiana (non sorprende che l’ingegnere faccia incetta di Premi Scerbanenco).
Il commissario e Nanni si alternano nel racconto in soggettiva e non c’è battuta che vada sprecata, non un passaggio a vuoto. È un romanzo che somiglia alla visione di un film. Pagine in movimento, come fotogrammi.
Con loro, a narrare dal suo punto di vista, si inserisce ogni tanto il Sordomuto, un delinquente romano di buon livello, un cinquantenne letale, Uno col ferro caldo e il cuore freddo, come dice lui, sempre attento, molto vicino ad ambienti presunti “bene” della capitale. Un suo uomo, er Puncicone, si distingue nell’omicidio della figlia di un costruttore romano, Caruso, che con i suoi prezzi bassi infastidisce certi squali degli appalti. Il killer però si fa notare per il tatuaggio da appartenente a un’organizzazione neofascista e il boss lo liquida senza pietà, costringendo papà Caruso a finirlo e poi a suicidarsi, accollandosi il delitto e coprendo così la pista pericolosa che potrebbe portare gli inquirenti troppo vicino alla verità. E questo chiarisce bene il carattere gelidamente violento e organizzato del Sordomuto, criminale romano, tutt’altro che coatto.
La vicenda si svolge nel 2001 e rimbalzerà nel 2011, come vedranno i lettori. A un certo punto comincia a raccontare anche Bianca e il quadro diventa sempre più chiaro, visto da tanti lati diversi. La pm è incaricata dell’inchiesta sugli appalti pubblici e di quella sulla morte violenta di un docente italo-americano, ucciso in un gioco erotico.
È il prof. Bonocore, ateo materialista irriducibile, con una passione per il sesso sadomaso, che non era sfuggita a Nanni, incaricato di tentare una terapia di coppia dalla giovane moglie dell’uomo, Nicole, ventisei anni, la metà del marito. Il maturo satiro tradiva l’algida e innamorata consorte anche con la sorella ventenne di lei, tutt’altra tempra e condotta libertina. Una ragazza disinvolta e magneticamente attraente. Nemmeno Annibaldi sfugge al suo fascino.
Due sorelle potenziali assassine: un ghiotto caso di cronaca nera in pasto al gossip e questo complica il lavori della giustizia, rappresentata dalla pm Begnigni e dal commissario Balistreri. L’arresto delle Steele scatena l’autodifesa a priori delle autorità USA e dei media oltreoceano. Diventa un affare internazionale, sul modello di Amanda Knox (il delitto di Perugia).
Dieci ani dopo, i frammenti del puzzle si ricomporranno e ogni domanda troverà una risposta.
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