La montagna dei gatti e altri racconti
- Autore: Ferdinand Grimm
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: L’orma editore
- Anno di pubblicazione: 2023
I grandi fratelli tedeschi Jacob e Wilhelm Grimm nascono come linguisti. Hanno come principale intento quello di diffondere la germanistica, ma essenzialmente si affermano nel mondo come autori di fiabe. Accanto ai due più celebri anche il fratello minore, Ferdinand, segue la medesima scia.
Le cosiddette fiabe scritte dai due fratelli maggiori Grimm si rifanno principalmente ad antiche leggende tedesche o rielaborano fiabe precedenti di tradizione classica oppure di tradizione moderna. Un esempio su tutti è Cappuccetto Rosso che è nota ai più anche nella versione di Charles Perrault scritta dall’autore francese nel 1697.
Le fiabe dei Grimm si sono imposte rapidamente in Europa e nei continenti di tradizione europea, dapprima rivolte ad adulti o giovani e successivamente come letteratura destinata all’infanzia, malgrado negli intrecci non si lesina in particolari truculenti che se non mediate potrebbero creare una risposta negativa da parte dei fruitori.
Oltre a Jacob e Wilhelm anche il minore Ferdinand, considerato la pecora nera della famiglia, ha pubblicato le sue fiabe, principalmente collegate alla tradizione linguistica tedesca. Recentemente L’orma editore ha dato alle stampe La montagna dei gatti e altri racconti (L’orma, 2023, traduzione di Marco Federici Solari) che Ferdinand ha scritto nel corso della propria purtroppo non lunga esistenza.
Colpisce l’universo fiabesco inventato da Ferdinand Grimm con bambine giganti, montagne misteriose abitate dai gatti e maghi. Ma maggiormente colpisce lo stile del novellista forse decisamente più virato verso lettori più formati o prevalentemente, per le citazioni esplicitate, verso lettori di cultura tedesca.
Laddove i fratelli maggiori fanno comunque citazioni precise su luoghi noti della Germania (ad esempio Brema, città dei noti musicanti), Ferdinand invece è sicuramente più mirato e scrive con piglio sicuro che il lettore conosca i luoghi da lui citati, più o meno come, oltre centocinquanta anni dopo, faceva Gianni Rodari con le citazioni geografiche all’interno dei suoi racconti.
Le storie di Ferdinand sono crudeli come una fiaba. Nel racconto che apre la raccolta La montagna dei gatti l’autore per la prima volta parla di un re povero, perché anche i potenti cadono in disgrazia. Nel secondo si descrive la figura del boia e tra i vari personaggi compare la figura dell’ebreo, direttamente discendente dal juif errant dei secoli antecedenti e antesignano di quel velato disprezzo verso il diverso che portò alla drammatica Shoah un secolo dopo.
Tuttavia i racconti di Grimm junior costituiscono un intrigante caso letterario al quale un lettore forte deve accostarsi. Da somministrare con una valida intermediazione ai lettori più giovani poiché forse un po’ distanti dalle basi culturali che costituiscono le fondamenta delle storie.
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