La natura culturale dello sviluppo
- Autore: Barbara Rogoff
- Genere: Scuola
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Raffaello Cortina Editore
- Anno di pubblicazione: 2004
Barbara Rogoff è una delle esponenti più importanti della psicologia culturale, disciplina che si occupa dello studio interdisciplinare di come in una cultura pratiche, significati, processi psicologici e strutture siano correlati. "La natura culturale dello sviluppo" è uno studio delle modalità con le quali avviene lo sviluppo umano nelle differenti comunità culturali. Per questo motivo, forse, contiene pagine interessanti per coloro che operano all’interno della scuola, soprattutto per chi non vuole ripartire un insegnamento fine a se stesso ma propende verso il tentativo di creare una condizione tale che permetta al bambino di potersi sviluppare in modo adeguato.
Il discorso dell’autrice si sviluppa intorno al tema che riguarda il modo in cui comunità culturali diverse possano sviluppare nel bambino le competenze che gli permetteranno di diventare un adulto in grado di avere una vita attiva all’interno della società di appartenenza. Infatti, concetti quali abilità e competenze sono più volte riportati, fin dalle prime pagine, in cui viene sottolineato come ogni contesto culturale si differenzi rispetto alle aspettative riguardo ai bambini e al loro sviluppo. Quello che è necessario capire è la logica che sottostà a quello che fanno i membri di diverse culture, saltando alla conclusione che le loro usanze siano “barbare”. Ciò che la Rogoff sostiene non ha un significato solo transculturale, ma anche uno che viene applicato al modo col quale un adulto valuta le capacità di un bambino che appartiene alla propria cultura. Nella scuola si corre questo rischio e a questo proposito, interessante è la parte del testo che esamina l’incidenza dell’età e quella in cui si illustrano i modi con i quali gli adulti possono supportare lo sviluppo del bambino, con degli interventi chiamati partecipazione guidata.
Tuttavia l’autrice sembra cadere nell’errore di riferirsi quasi esclusivamente alla cultura statunitense. A mio parere, inoltre, non mette in evidenza il fatto che, se è vero che la psicologia dello sviluppo ha sottolineato che il fattore età di per sè non spieghi lo sviluppo, è anche vero che gli studi di neuroscienze hanno evidenziato l’esistenza di fasi di maturazione nel sistema nervoso del bambino correlate all’età. In ogni caso l’aspetto più interessante a cui richiama l’autrice è il fatto che spesso i bambini vengono spinti a seguire le regole degli adulti e sono ritenuti precocemente in grado di compiere azioni intenzionali. Barbara Rogoff sostiene che i mutamenti dovuti alla maturazione biologica sono accompagnati da mutamenti altrettanto importanti nelle aspettative di tutta la comunità e nelle possibilità offerte al bambino di partecipare ad attività significative. Da qui l’importanza del ruolo ricoperto dall’istruzione formale nello sviluppo del bambino. L’autrice, nel fare riferimento alla teoria di Vygotskij, ricorda che lo sviluppo del pensiero è correlato al contesto di appartenenza dell’individuo e che col mutare di questo cambiano anche le definizioni di maturità ed intelligenza. A questo proposito la Rogoff scrive che, nella cultura americana e più in generale in quella occidentale, la capacità di leggere e scrivere rappresentano il metro usato per mettere in evidenza precocità o ritardo nello sviluppo.
- Rogoff Barbara
- La natura culturale dello sviluppo
- Cortina Raffaello, 2004
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