La notte della mangusta di Stephen Gunn

Torna (per l’ultima volta?) il nemico giurato di Chance Renard: il dipartimento operazioni speciali. Cosa ci sarà sotto, questa volta? Cosa potrà mai portare Chance da Beirut a Washington, quindi a Cipro per poi finire tra gli antichi palazzi di Vienna?
Uno spietato killer, un assassino che non ha mai fallito, ma non ha ancora incontrato uno come il Professionista…
Chance dovrà affrontare una gang composta esclusivamente da donne bellissime e letali che useranno la seduzione per ottenere un’informazione importante oppure uccidere. E saranno altrettanto abili in entrambi i compiti…
Manguste, così si fanno chiamare. La mangusta riesce a uccidere persino il più temibile dei serpenti, e Chance dovrà proteggere a tutti i costi il loro obiettivo.
Parrebbe semplice, se non fosse che dietro le quinte qualcuno sta subdolamente manovrando tutti gli attori, Chance in primis… Attori consapevoli o meno che daranno vita a una guerra senza cantiere, una guerra che si deciderà soltanto alla fine…

Stephen Gunn, nato Stefano Di Marino, riesce ancora una volta a stupirci. Storie semplici da seguire ma impossibili da mollare, situazioni intriganti che ci lasceranno un sorriso o un’espressione di stupore in volto. I suoi personaggi nascono sulla carta ma si animano e vivono attorno a noi. Ci sembrerà di sentire il fragore delle ossa rotte, gli spari che sibileranno minacciosi, persino le urla di disperazione o di gioia saranno talmente reali da farvi sussultare.
Ennesimo capitolo della vita del Professionista, ennesimo capolavoro di Stephen Gunn. Perdetelo a vostro rischio e pericolo.