La notte di Keplero
- Autore: John Banville
- Genere: Scienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2009
“Johannes Keplero, addormentato nella sua gorgiera, sognava la soluzione del mistero cosmico. La teneva nella mente come una coppa, allo stesso modo in cui fra le mani avrebbe tenuto qualcosa di prezioso, qualcosa di fragilità e splendore soprannaturali”.
A metà del Cinquecento venne pubblicato “Sulle rivoluzioni dei corpi celesti” di Niccolò Copernico, la sua visione astronomica del mondo, nella quale il Sole era immobile, posto al centro del sistema solare e dell’universo. La teoria eliocentrica fu la base degli studi teologici, umanistici e matematici di Keplero che non solo abbracciò la tesi copernicana ma la trasformò in uno strumento indispensabile per lo studio dell’astronomia, semplificandola, migliorandola ed enunciando con essa le tre leggi del moto planetario che sono conosciute come leggi di Keplero. Le orbite planetarie sono ellittiche, non circolari e il moto dei pianeti è legato all’area delle loro orbite e alle loro distanze dal sole.
“La notte di Keplero” è un romanzo-biografia su Johannes Keplero, il grande astronomo tedesco vissuto tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. John Banville, uno dei più grandi romanzieri contemporanei, narra la vita e gli studi del famoso scienziato, la sua carriera, l’amore, i dolori familiari, le inquietudini del vivere di soli studi in un’epoca di fasti e di difficoltosi rapporti con i nobili, uomini potenti che tutto muovevano. Una ricostruzione storica ineccepibile che riesce a coinvolgere anche chi non è un amante delle scienze.
Aspetti poco noti della vita dello scienziato, dalle sue grandi scoperte astronomiche alle vicende personali: la madre processata per stregoneria, la giovane moglie Barbara, già vedova per ben due volte, con una scarsa considerazione del lavoro di astronomo del marito, che considerava solo un gioco e quindi un segno della sua irresponsabilità. I figli, alcuni dei quali moriranno in tenera età, la sua scarsa inclinazione all’insegnamento - in classe provava un oscuro senso di frustrazione - le persecuzioni religiose e, non ultimo, l’esilio.
La sua vita rivissuta in una notte, le traversie superate, i tormenti e le scoperte, e in maniera poetica i suoi ultimi pensieri, la vita che sarebbe continuata dopo di lui e la consapevolezza di una profonda felicità per averla vissuta.
Gli avvenimenti che si susseguono dalle prime pagine raccontano dell’ arrivo di Keplero a Praga, presso il castello dell’affascinante e geniale Tycho Brahe, amante del cielo e delle stelle, dove lo scienziato cercava qualcosa di più di una sistemazione per sé e la sua famiglia. I suoi studi sul mistero cosmico era iniziati inconsapevolmente su di un almanacco astrologico, a cinquant’anni dalla morte di Copernico, ed ora quel che lui cercava erano le eterne leggi che governavano l’armonia del mondo.
“Il mondo funziona secondo la geometria, perché la geometria è il paradigma terreno del pensiero divino”.
“La notte di Keplero” di John Banville è un libro stimolante e coinvolgente sulle curiosità, le emozioni e i profondi turbamenti di un uomo diviso, il più delle volte lacerato, tra la sua passione scientifica e i doveri familiari. Una lettura interessante.
La notte di Keplero
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