La nuova stagione
- Autore: Silvia Ballestra
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2019
C’è un tempo per tutto: c’è un tempo per sognare di andare lontano, di allontanarsi dalla propria terra d’origine, c’è un tempo per guardarsi indietro e fare il punto della situazione e c’è un tempo per proseguire, lasciandosi alle spalle quello che è stato per abbracciare ciò che verrà. In questa fase si trovano le sorelle Gentili, Nadia e Olga, quando l’autrice Silvia Ballestra ci introduce nelle loro vite ne La nuova stagione, edito da Bompiani (2019) e tra i dodici semifinalisti al Premio Strega di quest’anno.
Dopo partenze e addii, amori finiti male e progetti naufragati, Nadia e Olga sono di nuove insieme nelle Marche, in procinto di vendere un terreno appartenuto al padre. Ma quella che dovrebbe essere una transazione semplice non è in verità priva di difficoltà e le sorelle faranno così i conti con la loro eredità, ripercorrendo le vicissitudini più importanti che le hanno condotte fino a quel momento. Emerge così un attaccamento al proprio paese d’origine e alla propria regione, le Marche, pure se in gioventù se ne sono allontanate; un’identità marcata dal dialetto marchigiano e dagli incontri con altri personaggi particolari con cui le sorelle entrano in contatto.
“Avevano corso dei pericoli, si erano prese dei rischi; avevano sbattuto il muso, come si diceva da quelle parti. Avevano fatto i conti con delle false partenze. Qualche volta per scelta, altre per occasioni limitate ma sempre con la presunzione di essere loro stesse le principali artefici del proprio destino.”
Vendendo però il terreno, Nadia e Olga abbandonano ancora una volta le loro certezze e vanno incontro a una nuova fase, La nuova stagione che dà il titolo al romanzo. Il ritmo della storia è velatamente scandito dal tempo dell’agricoltura, intramezzato da storie popolari e dall’enigma della morte di una donna del paese, Giancarla Proietti. Quando si giungerà alla conclusione, si noterà come tutti i nodi vengono al pettine e lo sguardo al passato apparirà più che mai nostalgico.
“Dunque era questo, il diventare definitivamente adulte, se non vecchie, mi disse mia cugina una sera che eravamo andate a guardare il tramonto dal belvedere di Montedinove. Disperarsi per una lettera di esproprio invece che per una lettera d’amore finito. Farsi battere il cuore per un pagamento andato a incasso invece che per la voce di quel tipo così affascinante. Piangere per colpa di uno sconosciuto geometra di Collesailcavolo invece che per la partenza di un fidanzato. Stare sveglie la notte per il terrore di aver sbagliato a mettere una firma su un pezzo di carta e non per quella telefonata dall’amato attesa per ore e mai arrivata.”
Più che la storia in sé, convincente risulta l’ambiente raccontato e l’uso del dialetto conferisce quel tocco di autenticità e giusto realismo che ci si aspetterebbe nella narrazione di valori e tradizioni antiche. Di contro, il privilegiare questi aspetti fa forse perdere di vista il nucleo principale della trama, che a volte divaga introducendo questioni secondarie, rendendo più difficoltoso seguire il fil rouge del romanzo. In conclusione, La nuova stagione di Silvia Ballestra è un romanzo di origini, tradizioni e identità, che si apprezza bene per questi punti di forza, ma risulta allo stesso tempo un po’ ostico nell’intreccio.
La nuova stagione
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