La profezia delle pagine perdute
- Autore: Marcello Simoni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2021
Neanche lui avrebbe mai potuto immaginare che La profezia delle pagine perdute, raccontata nel thriller storico di Marcello Simoni (Newton Compton Editori, 2021), avrebbe finito con il travolgerlo.
Al-Qalam avvertì chiaramente che le mani non avrebbero più risposto alla sua volontà. Per un brevissimo istante, pensò di fermarsi a guardarle, per cercare di comprenderne il motivo. Ma non lo fece: sapeva che un gesto del genere gli sarebbe costato molte frustate, se non peggio. E, in fondo, era perfettamente consapevole del motivo per il quale le sue mani non seguivano più i suoi comandi: troppe vesciche, troppi calli, troppo dolore.
Il remo, a cui ormai stava aggrappato, era la sua croce: inesorabilmente divenuto inseparabile dal suo essere, si era ben presto trasformato nel suo tormento, in un viaggio di cui faceva fatica a ricordare il motivo o le circostanze. Ma, in fondo, cosa importava?
Lo sfinimento prese improvvisamente il sopravvento e, senza che potesse farci niente, scivolò al di sotto del remo stesso. Gerdel, suo compagno di remo diventato quasi senza volerlo il suo custode, unico barlume di compassione a lui riservato sull’intera imbarcazione, cercò di rimetterlo prontamente al suo posto: ma la frusta del loro aguzzino fu più veloce e il dolore che gli provocò non fece altro che andarsi a sommare a quello che, indisturbato, governava ormai tutto il suo corpo da tempo. Lo strazio che ne derivò raggiunse vette indescrivibili.
L’imbarcazione su cui si trovava Al-Qalam navigava lungo le coste settentrionali dell’Africa ed era al comando di uno degli esseri più crudeli che avessero mai posato piede sulla terra: il Capitano Antar, dalla statura quasi gigantesca. Tuttavia, questi era alla ricerca di qualcosa che sarebbe valsa la vita a quello schiavo incatenato a un remo.
La leggenda, tramandata per secoli, narrava di un tesoro dal valore inestimabile, regalato da Re Salomone alla Regina di Saba e capace addirittura di mettere in collegamento l’uomo con Dio. In tanti avevano ascoltato quelle parole nel tempo e in un numero ancora maggiore si erano cimentati nella ricerca, ma nessuno era mai riuscito a venirne a capo; neanche a costo della vita. Eppure, Al-Qalam avvertiva qualcosa ogni volta che riusciva a concentrare i suoi pensieri su quell’argomento. Il libro tenuto in mano dal crudele capitano, esasperato dalla sua sostanziale incapacità di comprenderlo, era stato solo l’inizio. Al-Qalam era consapevole di sapere.
Per lui era un mistero tutto il suo passato: per una ragione che ignorava, non aveva alcuna memoria di ciò che era stato; inizialmente, il suo stesso nome gli era stato affibbiato e non era certo quello vero. A volte, sussultava inspiegabilmente ascoltando dei racconti o leggendo dei libri, scritti in lingue incomprensibili ai più, ma non a lui: un altro mistero che addensava ancor di più la nebbia che avvolgeva il suo passato e che rendeva sempre più concreta la sua sensazione di aver vissuto in una vita completamente diversa da quella in cui ora si trovava prigioniero.
Man mano che i giorni passavano, le cose cambiavano: una volta avuta prova delle sue capacità, il crudele capitano ne aveva compreso l’utilità per la sua ricerca e le catene che lo legavano al remo si erano allontanate da lui, che ora dedicava le energie allo studio delle tracce che raccoglievano; tuttavia, esse non erano affatto scomparse e Al-Qalam ne era perfettamente consapevole.
La ricerca sembrava dover arrivare a un punto di svolta in ogni porto nel quale approdavano, mentre la rotta veniva tracciata in base all’esigenza di raccogliere elementi sempre nuovi. Ma la soluzione del mistero continuava a rimanere fuori dalla loro portata, mettendo a rischio la stessa vita dello schiavo.
E mentre il suo compagno Gerdel cercava di tenerlo su per non farlo scivolare ancora una volta al di sotto del suo remo, Al-Qalam non poteva certo immaginare che quello che gli stava accadendo avrebbe addirittura messo a rischio la vita di altre persone in luoghi lontani da quelli in cui si trovava ora, condizionandone la stessa possibilità di sopravvivenza.
Ed ecco che, nella magnifica Sicilia del 1200, Uberto, figlio di Ignazio da Toledo, si trova costretto a combattere su ogni fronte per ricongiungersi con sua moglie e sua figlia, tenute prigioniere da Michele Scoto, astrologo personale del sovrano Federico II. Gli innumerevoli intrighi orditi si intrecciano fino a confondere anche il più abile dei giocatori, mentre l’onestà dei vari personaggi sembra non trovare requie, messa alla prova di continuo con risultati spesso discutibili. Ma, come i pezzi disciplinati di un puzzle, ogni cosa troverà alla fine il suo posto, in un gioco di incastri insospettabile.
Ancora una volta, Marcello Simoni mette all’opera le sue superbe doti di autore di thriller storici, confermando l’impressione di quanti lo accostano a Umberto Eco o lo definiscono il "principe del giallo storico all’italiana."
Trascinandoci in una dimensione in cui i personaggi realmente esistiti si confondono con quelli scaturiti dalla sua fantasia, ci regala un’altra entusiasmante avventura del mercante di libri maledetti, in un’ambientazione sempre impeccabile. Il ritmo è coinvolgente, mentre l’evolvere imprevedibile degli avvenimenti narrati contribuisce a tenere alta la suspense e ci accompagna verso un epilogo sorprendente.
Poteri oscuri si contendono la scena senza risparmiare colpi, leciti o proibiti, lottando sul filo dell’eresia. Chi sarà il vincitore?
La profezia delle pagine perdute
Amazon.it: 3,70 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Un libro perfetto per...
Probabilmente, il lettore ideale è un appassionato di gialli storci a cui piace perdersi nei meandri di una storia di fantasia ben congegnata, ma con solidi riferimenti reali documentabili.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La profezia delle pagine perdute
Lascia il tuo commento