La quinta essenza
- Autore: Paolo Borzacchiello
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2022
La trilogia di Paolo Borzacchiello arriva al capitolo finale. Come per i precedenti volumi, La parola magica e Il sesto senso, anche La quinta essenza (Mondadori, 2022) è autonomo e non è indispensabile aver letto gli altri per comprenderlo, sebbene i personaggi principali siano gli stessi: Lisa/Dio, Lucifer ed Evelin, l’angelo sterminatore.
Paolo Borzacchiello da oltre quindici anni si dedica allo studio e alla divulgazione delle interazioni umane e del linguaggio. Ha scritto per diverse testate giornalistiche, tra cui “Il Sole 24 Ore”, ed è spesso ospite in televisione e in radio per promuovere la sua missione: “la conoscenza rende liberi”. È inoltre co-creatore di HCE, Human Connections Engineering, la disciplina che studia le interazioni umane.
La storia si sviluppa su tre livelli: il primo riguarda la figlia e la sorella del mental coach Leonard Want, che riconoscono subito le sue tecniche e si spazientiscono perché vorrebbero una conversazione più sincera e naturale. Il secondo coinvolge la gente comune, che viene colta di sorpresa e rimane subalterna a lui, il quale riesce sempre a prevalere nei confronti. Infine, nel terzo livello, si trovano tutti gli esseri sovrannaturali superiori a lui, che spesso mandano all’aria i suoi schemi e lo fanno cedere a quell’ira che normalmente vorrebbe evitare. Così, Leonard capisce che esiste una forza naturale e invisibile che non può controllare.
In questo volume il lettore può conoscere meglio la sorella Claudia, alle prese con una grave malattia che richiede sostegno morale. Per questo, Claudia chiede a Want di essere meno consulente e più umano, ma lui continua a rifugiarsi nelle sue tecniche di comunicazione neurolinguistica.
Il protagonista lo fa forse in buona fede, come se fosse una maschera, perché è talmente abituato a usare questi metodi per analizzare e risolvere ogni problema. Di solito, infatti, secondo lui è sufficiente controllare il respiro, i gesti e i pensieri e mantenere un’attitudine positiva per superare ogni difficoltà.
Questa è un’occasione per lui di riflettere sul proprio passato, rivivere le situazioni dell’infanzia, sia in famiglia sia con gli amici, e rivedere il modo in cui ha provato a gestirle. Questi eventi lo esortano a non aspettare passivamente che le cose cambino da sole col tempo, bensì ad avere il coraggio di attivarsi e costruirsi il proprio destino con forza e convinzione.
Per chi ha già letto gli altri libri, i contenuti sono familiari: torna la critica alla religione e alla Chiesa, accusate di aver sottomesso l’uomo al dogma del peccato, di averlo soggiogato con storie false per l’arricchimento del clero ipocrita. Riemerge anche il rimprovero all’uomo stesso, colpevole di essersi piegato a un materialismo nichilista e di aver annullato ogni forma di pensiero, preferendo seguire frivolezze come le partite di calcio o i reality show.
Se nel primo volume potevano sembrare solo esempi, ora il personaggio ripete queste critiche quasi come se volesse sostituire alla Bibbia un nuovo vangelo laico della PNL. Nel corso della storia, però, comprenderà l’importanza di non essere snob e di evitare di giudicare gli altri con altezzosità; al contrario, imparerà a sentire amore e a connettersi spiritualmente con le altre persone.
Per superare ogni avversità, Lisa/Dio lo esorta a non affidarsi solo alla ragione, ma a lasciarsi trasportare dal dono dell’amore, la quinta essenza. Leonard ha un talento naturale per immagazzinare, rielaborare e trasmettere dati e informazioni, e può usare questo flusso di energia per instaurare una relazione continua con gli altri.
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