La scuola degli specchi
- Autore: Eva Stachniak
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: BEAT
- Anno di pubblicazione: 2022
La scuola degli specchi (Super Beat 2022, titolo originale The School of Mirrors, traduzione di Ada Arduini) è il nuovo romanzo storico di Eva Stachniak ambientato nella Francia del XVIII secolo.
“Mia madre non mi spiegò molto. Mi disse che sarei dovuta andare a servizio. Non era ciò che lei o il mio defunto padre avevano sperato per me, ma così doveva essere”.
Parigi 1755. Nel giorno in cui il suo destino era stato deciso, Véronique Roux, tredici anni di assoluta innocenza e candore, stava nella cucina comune intenta a scaldare una pentola di stufato di fagioli, mentre teneva a bada i fratellini. Chiamata al piano di sopra dalla madre, la ragazzina si era trovata di fronte un “onorevole ospite”, Monsieur Durand, un uomo alto e magro con una rendigote di velluto viola e in pugno un bastone da passeggio. Véronique aveva notato che la cipria con cui Durand si era spolverato il viso rendeva più profonda la rete di rughe sulle guance, facendolo sembrare un cadavere. Monsieur Durand desiderava prendere la giovane a servizio a casa sua. Non c’era nulla di male nell’andare a servizio in una grande casa, nell’imparare le buone maniere, nel guadagnarsi la dote, per poi, in seguito, potersi sposare con un uomo che avesse un futuro. Una brillante opportunità per Véronique Roux, giacché, come aveva sentenziato Madame Roux, consapevole di aver fatto un matrimonio sbagliato, diceva alla figlia:
“Quindi è ora che ti guadagni il pane”.
Nel profondo del suo cuore, Véronique aveva già deciso che niente poteva essere peggio della vita che faceva ora, sua madre avrebbe sempre dato la precedenza ai suoi fratelli, perché nati maschi, ma soprattutto “che era morto il genitore sbagliato”.
Eva Stachniak, già autrice del bestseller Il palazzo d’inverno (2014), rievoca con maestria i fasti del regno di Luigi XV di Borbone, detto il Beneamato, il cui nipote Luigi XVI, salito al trono dopo la sua morte, ultimo vero sovrano assoluto per diritto divino, fu vittima illustre della Rivoluzione Francese insieme alla moglie, l’austriaca Maria Antonietta. In una Francia dove la disparità sociale è sempre più evidente, e il popolo ha sempre più fame e vive in miserevoli condizioni, neanche solamente sfiorato dallo splendore della corte di Versailles, Monsieur Durand, alias Dominique-Guillaume Lebel, premier valet de chambre du roi, governa il regno dei piaceri più intimi del re. Un compito difficile, perché il Beneamato, stanco delle dame di corte smaniose di essere da lui sedotte, desidera fanciulle vergini, mai sfiorate da mani maschili. Proprio una ragazza come Véronique, da inviare nel regno del piacere reale, la casa di Versailles, all’incrocio tra rue Saint-Médéric e rue des Tournelles, che si chiama Parc-aux-cerfs come l’antico terreno di caccia reale su cui si trova, ed è abbastanza vicina a palazzo da essere comoda ma abbastanza lontana da non attirare l’attenzione di cortigiani ficcanaso. Sotto la sorveglianza di madame la marquise de Pompadour, la più celebre favorita di Luigi XV e la donna francese più potente del XVIII secolo, le giovani ricevono una, come dire, adeguata istruzione. Parc-aux-cerfs posto perfetto per far appollaiare gli “uccellini”, attraenti fanciulle di classe inferiore in grado di sollecitare la fantasia del padrone di Lebelin, in attesa della chiamata del re. Ma la Rivoluzione è in agguato.
“Disse che per l’indomani aspettavano una nuova fanciulla, ma che non avrebbe condiviso la mia camera. Da quel momento in poi, per ordine severissimo di Sua Signoria, ogni élève avrebbe avuto una stanza tutta per sé”.
La scuola degli specchi
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