La signora di Reykjavik
- Autore: Ragnar Jónasson
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2022
I gialli nordici sono ormai una mania per gli amanti del genere e la casa editrice Marsilio è in prima linea nello scoprire scrittori che si cimentano in questo genere ormai affermatosi prepotentemente.
Il libro dello scrittore islandese Ragnar Jónasson, tradotto in italiano dall’inglese da Valeria Raimondi, dal titolo La signora di Reykjvik (Marsilio, 2022) vede protagonista Hulda Hermannsdottir, la migliore detective della polizia della capitale islandese, ultrasessantenne e in procinto di andare in pensione. La donna vive sola, è rude di carattere, sempre emarginata dal maschilismo dilagante tra i suoi colleghi. Vedova, aveva un’unica figlia, Dimma, che si era tolta la vita appena tredicenne. Una personalità provata dall’esistenza, quella di Hulda, che ora viene messa a un’ultima dura prova dal suo giovane capo: dovrà lasciare il servizio prima del previsto, anzi immediatamente, perché il suo sostituto è già pronto ad occuparne la scrivania. Di fronte allo sdegno della poliziotta, viene accolta la sua richiesta: potrà occuparsi di un caso irrisolto, a conclusione di una brillante carriera investigativa. Ed è quello che Hulda si accinge a fare. Sa che una giovane donna russa, Elena, era stata trovata annegata un anno prima in una baia disabitata e l’indagine era stata frettolosamente chiusa: suicidio. Il poliziotto che si era occupato del caso, però, aveva mostrato molta superficialità nelle indagini e il sospetto che ci fosse qualcosa di più grave e nascosto spinge Hulda a indagare meglio sul quella morte misteriosa.
Scopriamo così che in Islanda arrivano molti stranieri richiedenti asilo, che viene concesso a pochi. Nell’attesa, vengono accolti in una specie di ostello, dove anche Elena era stata provvisoriamente ospite. Le indagini di Hulda, che si muove per le strade gelide dell’isola malgrado la primavera incipiente in una scassatissima utilitaria, portano in poche ore a scoprire molti segreti nascosti. Hulda è guardata con ostilità e le sue indagini non sono affatto gradite dai suoi superiori che le fanno terra bruciata intorno. Lei però non vuole mollare, convinta ormai di essere sulla strada giusta per trovare l’assassino della giovane e sfortunata immigrata russa, nei confronti della quale prova una sorta di immedesimazione.
La storia precipita verso un abisso, che Ragnar Jónasson segue con maestria, rivelando segreti e scoperchiando verità scomode. Il suo racconto di un pezzo di società islandese non è affatto rassicurante: un mondo crudele, feroce, maschilista, che si muove in mezzo a una natura ostile, disabitata, pericolosa. Quella dello scrittore islandese è una voce particolare, originale per la durezza dei temi affrontati, soprattutto nei confronti delle donne: ci si sarebbe aspettata una maggiore attenzione e protezione per la condizione femminile, ad ogni età e da qualunque provenienza, che invece nelle pagine di Jónasson risulta una situazione fortemente discriminatoria, del tutto inattesa.
La signora di Reykjavik
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Libro demoralizzante (almeno a mio parere) in cui la protagonista è lo stereotipo della personalità passivo e l’atteggiamento win-lose
Scritto discretamente ma manca quello che ci dovrebbe essere in un giallo e in un libro in generale . La protagonista durante tutto il libro e anche in quelli precedenti rappresenta l’archetipo dellla persona con comportamento passivo e win-lose. Il lettore non riesce ad immedesimarsi e risulta arrabbiato annoiato, se dovesse essere un libro denuncia analisi di questo carattere.... Non lo consiglio assolutamente.