La sorella perduta
- Autore: Dinah Jefferies
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2019
“La sorella perduta” (Newton Compton 2019, titolo originale “The missing sister”, traduzione di Tessa Bernardi) di Dinah Jefferies, autrice del bestseller internazionale “Il profumo delle foglie di tè” è un successo del passaparola ai primi posti nelle classifiche di tutto il mondo.
«The Rangoon Post», 10 gennaio 1911. Rapita in giardino. Il caso della bambina scomparsa.
Rangoon, Birmania, 1936. L’attraente Belle Hatton, capelli rosso ramato e occhi verdi, stava fissando l’orizzonte, con il cuore che le palpitava per l’emozione, mentre la nave cominciava il suo progressivo avvicinamento al porto di Rangoon. La giovane donna, ventitré anni, proveniente da Cheltenham, Inghilterra, aveva risposto a un annuncio nel quale si cercavano artisti per alcuni alberghi prestigiosi a Singapore, Colombo e Rangoon. L’audizione si era tenuta a Londra, dove Belle si era trattenuta per due giorni in estenuante e angosciosa attesa finché non aveva ricevuto buone notizie. Belle si era documentata sul luogo che la stava attendendo. La cantante aveva letto che Rangoon era sotto il dominio britannico dal 1852 e che la città si era sviluppata a partire da un piccolo villaggio di capanne con i tetti di paglia fino a diventare una vasta città e un porto fiorente, della quale Belle adesso avrebbe fatto parte. Il cielo, di un azzurro scandalosamente brillante, sembrava più sconfinato di quanto avesse il diritto di essere e il mare, quasi blu scuro nei punti più profondi, rifletteva una superficie liquida talmente lucente che Belle riusciva quasi a specchiarcisi.
Mentre Miss Hatton osservava rapita l’oro che scintillava sullo sfondo del cielo color cobalto, aveva intuito che si sarebbe innamorata della Birmania.
Aveva anelato a lungo alla libertà di viaggiare, e adesso lo stava facendo davvero.
La donna si sorprese a ripensare al passato e al pensiero che la tormentava da quando era morto l’anno precedente suo padre Douglas Hatton. Belle, riordinando i volumi della biblioteca paterna, aveva trovato all’interno di un libro polveroso, alcuni vecchi ritagli di giornale che l’avevano sorpresa e sconcertata.
La bambina, Elvira Hatton, solo tre settimane di vita, è la figlia del nostro stimato membro del Ministero della Giustizia, il magistrato distrettuale dell’area di Rangoon, il signor Douglas Hatton, e di sua moglie, Diana.
Belle non era a conoscenza che proprio a Rangoon la sua sorellina era scomparsa mentre si trovava nella sua carrozzina, all’ombra di un albero di tamarindo, nel giardino della famiglia Hatton nell’esclusiva area residenziale chiamata Valle Dorata. Belle era intenzionata a scoprire cosa si nascondeva dietro il mistero.
Qualunque cosa fosse successa a sua sorella, doveva sapere.
Inoltre, la donna si chiedeva il motivo per il quale non era mai stata informata dal padre in merito al tragico evento.
Una lettura piacevole e incalzante che presenta due affascinanti figure femminili: la volitiva Belle, che si muove nella multirazziale Rangoon e la fragile Diana, che vive nell’Inghilterra degli anni Venti dello scorso secolo e sa che “l’oscurità che abbiamo dentro ha il potere di farci stare davvero molto male”.
L’autrice, tradotta in venticinque lingue, ricrea la vivida atmosfera dell’esotica Birmania incatenando il lettore fino allo svelamento dell’inquietante enigma. "Aveva il mondo ai suoi piedi e ne avrebbe tratto il massimo profitto".
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La sorella perduta
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