La spada di Roma di Simon Scarrow

Ai limiti dell’impero, ai confini del mondo allora conosciuto. I tremendi esseri misteriosi che popolano quei freddi ed impervi luoghi al di fuori del mondo. Gli spaventosi barbari vestiti di pelli con il corpo tatuato e dipinto, capelli e barba lunghe e micidiali armi da taglio che fanno scempio di corpi e membra. Hanno un’anima, hanno un pensiero? O sono solo bestie?
Questo deve essersi chiesto un soldato romano sbarcando nell’isola britannica piovosa e gelida nel 44 d. C. Ed ancora si chiede che potere hanno i druidi tanto leggendari e temuti? Sono forse degli dei oppure hanno accesso e contatto con essi? La città di Camulodonum è in fiamme, i soldati di Roma l’hanno conquistata a sono consci che il più deve essere ancora fatto, che i britanni non sono ancora sottomessi. Tutt’altro! Durante una terribile tempesta una nave romana sprofonda tra le acque perigliose. Tre figure riescono a salvarsi: la moglie e i due figli del generale Plauzio comandante della seconda legione. Però i tre vengono catturati da una tribù di spaventosi britanni che li tengono in ostaggio. Due coraggiosi soldati, il centurione Macrone e Catone, un liberto figlio di schiavi, vengono incaricati di penetrare nella foresta e liberare la famiglia del generale prima che avvenga l’orrendo inevitabile sacrificio secondo i riti barbari.

L’autore de “Il centurione” ci propone un altro romanzo all’insegna della storia romana nell’isola britannica. Rispolvera nuovamente i due soldati di Roma già protagonisti in altri romanzi e ci insegna le tattiche di guerra, i costumi e le usanze delle popolazioni barbare oltre ad evidenziare la cultura romana. Le massacranti campagne militari, le marce incredibili, le armature, le armi, le credenze, gli dei, gli amori e le donne del tempo.

Simon Scarrow è uno scrittore inglese di origine nigeriana nato nel 1962, esperto di storia e professore in università inglesi. Nel 2000 ha pubblicato il romanzo “Sotto l’Aquila di Roma” che ha inaugurato la fortunata serie con protagonisti Lucius Cornelius Macro e Quintus Licinus Cato.

Formidabili le descrizioni delle battaglie che raggiungono la perfezione ed il realismo assoluto. Eccellente la caratterizzazione dei personaggi. Riusciranno i due temerari uomini dell’impero a liberare gli ostaggi? Le legioni romane avranno ragione dei temibili barbari? Conquisteranno l’isola? Quali saranno le reazioni militari dei britanni? E soprattutto saranno aiutati dagli dei vicini ai druidi in quei riti pagani?