La storia del Marsala. Dai mercanti inglesi ad oggi
- Autore: Vittorio Lo Jacono
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
In questo suo ultimo libro edito per Spazio Cultura (2020), dopo Gli Orleans in Sicilia, che racconta di come gli Orleans produssero nell’Isola, nella tenuta dello Zucco, un raffinato moscato secco che godette di prestigio internazionale, Vittorio Lo Jacono continua il suo viaggio “enologico” e insieme culturale occupandosi di un altro vino che è un vanto per la terra di Sicilia e che nel corso del tempo, ha avuto un’alterna notorietà e diffusione. E anche in questo caso grazie a imprenditori stranieri, questa volta inglesi.
Il “Marsala” ebbe diffusione grazie anche alla ricchezza del territorio di produzione, tanto da essere esportato anche nelle Americhe. Gli Inglesi, con la loro vasta rete commerciale, si immisero proficuamente in questo mercato come pure successivamente i Florio, che lo inclusero nella loro differenziata sfera di interessi imprenditoriali.
Gli Inglesi erano giunti in Sicilia al seguito delle truppe britanniche che proteggevano il Re Borbone in fuga da Napoli per le conquiste napoleoniche, ponendo in essere un avamposto in Sicilia con una consistenza notevole. Con le truppe di Sua Maestà Britannica, giunsero sull’Isola quegli inglesi che, dedicandosi al commercio, grazie alla loro esperienza valorizzarono ed esaltarono il Marsala e le capacità produttive.
Fu un caso fortuito che condusse un produttore inglese a riparare nel porto di Marsala “per fortuna di mare” e ad assaggiare un buon vino. Era questo il “Perpetuum”, un vino locale ottenuto con un procedimento particolare assimilabile a quello del Madeira e del Porto. In ragione del blocco navale napoleonico operante nel Mediterraneo, questi provarono a commerciarlo con alcuni aggiustamenti e a costo inferiore. Questo giovane imprenditore, che rispondeva al nome di John Woodhouse, iniziò a produrre il vino Marsala, realizzando la prima grande cantina, seguito da Ingham, che creò accanto un suo stabilimento.
Vittorio Lo Jacono, appassionato scrittore di storia, dopo brevi cenni storici sulla città di Marsala, ripercorre le vicende legate alla produzione del vino Marsala, nelle varie cantine e aziende, ma non da esperto enologo, ma con curiosità e attenzione conoscitiva, legandolo alle famiglie che lo hanno prodotto con una narrazione lineare offrendo al lettore informazioni precise, aneddoti, curiosità ed episodi interessanti anche inediti da abile ricercatore. Le splendide dimore di queste famiglie testimoniano ancora adesso il benessere raggiunto che portò benefici all’intera economia siciliana.
La storia del Marsala. Dai mercanti inglesi ad oggi nasce con l’intento di rilanciare la produzione del Marsala prodotto dalla Cantina Rallo, fondata da un membro di questa famiglia nel 1860. È la più antica cantina siciliana in quanto i Florio che l’avevano creata nel 1833, come è noto, erano di origini calabresi.
Oltre ai Whitaker, Ingham, Woodhouse, Florio, Rallo (oggi Vesco), non bisogna dimenticare una famiglia inglese altrettanto importante, gli Hopps, che produssero il Marsala dal 1801 sino alla fine del secondo conflitto mondiale allorché uscirono dal mercato tutti, anche i Florio.
Il Marsala è un vino da intenditori, che in questi tempi convulsi occorre promuovere nei consumi come vino che invita a riflettere e meditare, per la sua indubbia qualità unita alla bassa gradazione.
Non si può non riportare in ultimo la puntuale citazione di Mohammad Ibn Hamdi’s che definisce il Marsala:
“Vino di colore e odore di rosa mescolato all’acqua ti mostra stelle fra raggi di sole. Con esso cacciai le cure dell’animo con una bevuta il cui ardore serpeggia sottile quasi inavvertibile. L’argentea mia mano stringendo il bicchiere ne ritrae le cinque dita dorate”.
La storia del Marsala. Dai mercanti inglesi ad oggi
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