La storia di Almanzo. La casa nella prateria
- Autore: Laura Ingalls Wilder
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Gallucci
- Anno di pubblicazione: 2019
È in corso di pubblicazione dalla casa editrice romana Gallucci per la prima volta in lingua italiana, “La storia di Almanzo. La casa nella prateria” (Gallucci 2019, titolo originale "Farmer Boy", traduzione di Paola Mazzarelli) di Laura Elizabeth Ingalls Wilder (Pepin, 07/02/1867-Mansfield, 10/02/1957). Il prequel edito nel 1933 della fortunata serie per ragazzi “Little House on the Prairie”, “La piccola casa nella prateria”, che l’autrice statunitense trasse dalle sue memorie e dalla quale nacque la celebre serie televisiva.
Un gennaio di molti anni fa, nel Nord della Stato di New York, uno spesso manto di neve copriva il terreno, gravava i rami nudi delle querce, degli aceri e dei faggi, piegava fino a terra quelli verdi e flessibili delle tuje e degli abeti.
Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, soffiava un vento freddo da nord, i fratelli Wilder, Royal, il maggiore, Eliza Jane di dodici anni, Alice di dieci e Almanzo, di quasi nove, attraversavano il bosco ghiacciato per raggiungere la scuola. Era quello il primo giorno di scuola per il minore dei fratelli Wilder. I ragazzi indossavano vestiti pesanti, indumenti fatti con la lana delle pecore del loro padre, proprietario di una fiorente azienda agricola. Mentre le ragazze si proteggevano il viso con una spessa sciarpa di lana, Royal e Almanzo, essendo maschi, sfidavano il freddo pungente a viso scoperto e le loro guance erano rosse come mele e il naso più rosso di una ciliegia.
Dopo aver percorso a piedi un buon miglio e mezzo di cammino, i fratelli Wilder, erano stati ben contenti di vedere finalmente l’edificio scolastico che sorgeva isolato ai piedi della collina chiamata Hardscrabble Hill. Il maestro, il signor Corse, era un giovane pallido e magro, paziente e gentile di carattere che non frustava mai i bambini piccoli, anche se sbagliavano a scrivere le parole. Quando il signor Corse aveva picchiato sulla cattedra con il righello, era giunto il momento di iniziare le lezioni, tutti gli studenti erano andati al loro posto. Le ragazze occupavano i banchi a sinistra, i maschi quelli a destra. I ragazzi grandi, i più scalmanati e irrequieti sedevano in fondo all’aula, gli studenti di età media stavano nel mezzo e i più piccoli davanti. I banchi erano tutti delle stesse dimensioni, così gli studenti più grandi d’età rischiavano di rimanere incastrati con le gambe sotto il banco mentre i piccoli non arrivavano a toccare il pavimento con i piedi. Almanzo era in prima quindi era andato a sedersi nella prima fila, curioso e desideroso di imparare.
Il maestro prese l’abbecedario e dettò le parole da scrivere.
Nell’ultimo volume della saga amata da generazioni in tutto il mondo, l’autrice racconta l’infanzia di Almanzo Wilder, il suo futuro marito. Tra le pagine del libro appare evidente che la tenacia, la perseveranza e il coraggio di Almanzo, erano doti che il futuro consorte di Laura Ingalls possedeva fin da ragazzino. Almanzo, un piccolo agricoltore nato in una prosperosa fattoria nello Stato di New York, che dapprima nell’azienda agricola paterna e poi da adulto nella sua piccola piantagione, per tutta la vita avrebbe combattuto quella dura battaglia che ogni contadino conosce bene.
Un’esistenza dura, ma serena, condizionata dal cambio delle stagioni e dal tempo mutevole capace di temprare anche i meno coraggiosi.
Faceva così freddo che la neve sotto le suole scricchiolava come sabbia. Se buttavi un po’ d’acqua in aria, la vedevi ricadere sotto forma di minuscole palline di ghiaccio.
La storia di Almanzo. La casa nella prateria
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