La storia di un matrimonio di Andrew Sean Greer

Lo scrittore autore di questo intrigante romanzo, uscito negli Stati Uniti nel 2008 e diventato subito un successo anche da noi, è stato recentemente ospite al Festival delle Letterature di Roma 2009.

Un’emozionante vicenda matrimoniale raccontata da Pearlie Cook, io narrante, con una serie di piccoli colpi di scena ed un susseguirsi di emozioni che lei prova (e noi con lei). Un microcosmo di eventi e di sensazioni, pubbliche e private, che ricostruiscono un periodo storico ed un preciso semestre del 1953, dandoci la percezione di trovarci all’interno di un quadro di Hopper o in un film d’epoca, con il presidente Eisenhower, il senatore McCarthy o la coppia Rosenberg sullo sfondo.
Il racconto si svolge a San Francisco (California), dove la giovane Pearlie si è rifugiata, fuggendo dal Kentucky durante gli anni della seconda guerra mondiale e accettando di lavorare come volontaria e inconsapevolmente come spia. Proprio in un quartiere destinato ai reduci di guerra, incontra il ragazzo che aveva contribuito a nascondere perchè non partisse per il fronte: un uomo bellissimo ma malato, Holland, che accetta di farsi sposare dalla focosa e innamoratissima Pearlie, malgrado le due anziane zie la sconsiglino di compiere un simile passo. Le sorprese che il romanzo ci riserva sono piccole, ma continue: nè noi, nè i protagonisti sanno chi hanno di fronte, ogni personaggio appare all’altro come uno sconosciuto che ci sembra di aver compreso, ma fino all’imprevedibile finale il racconto ci riempie di sorprese. "Crediamo tutti di conoscere la persona che amiamo", dice Pearlie verso la fine del romanzo ed è questa la frase chiave di tutto il libro.

Un altro grande scrittore americano, Michael Cunningham, mi è tornato alla mente leggendo questo romanzo, scritto con una forte solidità di scrittura, con grande padronanza delle strutture narrative, con una profondità di analisi psicologica davvero eccellente. Il personaggio di Pearlie, le vecchie zie, l’imprevedibile Holland, il misterioso Buzz, il piccolo Sonny, il cane Lyle: una foto inquietante in un interno americano apparentemente normale, ma pieno di non detti e di ipocrisie che solo la coraggiosa protagonista tenterà di sciogliere.