La testimonianza
- Autore: Scott Turow
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2017
Mondadori ha pubblicato a fine agosto “La testimonianza”, il più recente romanzo di un autore celebre ma non molto prolifico, Scott Turow.
Apparso in originale nel maggio di questo stesso anno con il titolo di Testimony per Grand Central Publishing, “La testimonianza” arriva sul mercato italiano con la traduzione di Sara Crimi e Laura Tasso, all’interno della collana Omnibus.
L’ultima volta che avevamo incontrato lo scrittore ed avvocato di Chicago è stata nel 2014 con “Identici”: “La testimonianza” è il decimo volume della serie di Kindle County e, a leggere la sinossi, pare anche il più ambizioso, con un respiro internazionale e la scelta di affrontare una tematica molto difficile e scabrosa. Emerso inizialmente, se mi si concede la definizione, come versione un po’ più raffinata e letteraria di John Grisham, Scott Turow, a decenni di distanza da “Presunto innocente”, sceglie di mettere in discussione il suo protagonista e l’esito è, a leggere le critiche che provengono da oltreoceano, il suo titolo più interessante da tanto tempo. Vediamo ora di capire cosa succede in questo libro.
Passata la fatidica soglia dei cinquant’anni, Bill ten Bloom si trova preso nella classica crisi di mezza età, nella quale tutto quel che sembrava così importante nella propria vita o è scomparso o è stato ridimensionato: l’incarico da magistrato, il matrimonio, persino il suo stesso Paese. Molti uomini reagiscono a questa crisi in modo ovvio e puerile: si tolgono qualche soddisfazione materiale, per esempio una bella automobile nuova fiammante, si iscrivono in palestra, cominciano a frequentare qualche donna più giovane, trovano improbabili hobby per tenersi impegnati. Non Bill. Lui, di origini olandesi, quando viene invitato dalla Corte penale internazionale dell’Aja per un processo riguardante i crimini di guerra accaduti durante gli scontri etnici nell’ex Jugoslavia, coglie subito l’occasione per viaggiare e cambiare, anche se si rende conto di trovarsi, molto probabilmente, di fronte al caso più complesso, scivoloso e carico di sofferenze della sua vita.
Il tribunale deve infatti deliberare sul probabile massacro di centinaia di rom: correva il 2004 e, ospitati in un campo per rifugiati, i rom sono svaniti, inspiegabilmente scomparsi nel nulla. Le ipotesi sono molte, così come le indiscrezioni e le voci di corridoio: si passa da un massacro per mano di mercenari al soldo dei serbi a un possibile coinvolgimento del governo americano. Bill ha come fonte il solo testimone sopravvissuto, Ferko Rinci, coadiuvato dal suo avvocato e traduttore, Esma Czarni, donna capace e, fuori dall’aula, molto sensuale e seducente. Passando fra vari personaggi, più o meno affidabili, muovendo dalle aule di tribunale alle cittadine serbe, imbattendosi in alleanze, tradimenti, interessi internazionali e influenze di gruppi criminali, Boom dovrà trovare il bandolo di una matassa che non è mai stata così complessa ed ingarbugliata.
“La testimonianza” ha raccolto l’apprezzamento di molti lettori oltreoceano, anche se si percepisce una certa inadeguatezza di Scott Turow verso le scene di sesso e verso personaggi femminili; il volume però si salva, per il buon livello di approfondimento e la forma letteraria, quando si passa dalle scene ambientate in tribunale alle discussioni specifiche riguardanti il caso. Il responso, come sempre, al lettore.
La testimonianza
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