La timidezza delle rose di Serdar Ozkan

Prendendo il libro si legge quanto segue: Se vi piacciono i libri come L’Alchimista o Il Piccolo Principe amerete La timidezza delle rose. Ed effettivamente questa frase non potrebbe essere più azzeccata. Tant’è che il libro di Antoine de Saint-Exupéry è anche citato all’interno del romanzo. Quindi se non vi sono piaciuti questi libri forse sarebbe inutile cimentarsi in questa lettura.

Come nelle due celebri opere sopra citate, anche qui vengono trattati temi quali l’importanza delle cose, soprattutto delle piccole cose, la sacralità di alcuni sentimenti, la ricerca soprattutto di sé stessi. Diana, infatti, studentessa modello, splendidamente avviata verso la carriera di avvocato, voluta da tutti, quasi idolatrata, si deve a un certo punto scontrare con il terribile destino che le porta via l’amatissima madre. Inoltre una lettera della defunta la porta a conoscenza dell’esistenza di una gemella, Mary, della quale ha anche quattro lettere. Da qui la ricerca della sorella che la porta a Istanbul, presso una certa Zeyneb, che prova a insegnarle come parlare con le rose.

Un viaggio intrapreso per incontrare la parente mai conosciuta può tradursi in qualcosa di molto più profondo, può aiutare a guardarsi davvero dentro e capire quello che è più importante per sé stessi, cercando di ascoltare il proprio “io” o come diceva Coelho ne L’alchimista seguire la propria leggenda personale. E proprio come nel romanzo dell’autore brasiliano, anche qui si rimarca come da piccoli è più facile ascoltare sé stessi, capire i propri veri sentimenti, comportarsi secondo la propria vocazione, tutte cose che è facile perdere quando si cresce, quando si dà ascolto agli “Altri” che sembrano sempre saper dire quale sia la cosa giusta da fare, finendo per credere a loro piuttosto che alla propria intima persona intrappolata nella corazza dell’essere adulto che si conforma alla società.

La lettura è scorrevole e veloce. Il libro si divora in qualche ora. Il linguaggio semplice e diretto perché a ciascuno sia data la possibilità di far uscire il Piccolo Principe che porta dentro.