La trottola di Sofia. Sofia Kovalevskaja si racconta
- Autore: Vichi De Marchi
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
“La trottola di Sofia. Sofia Kovalevskaja si racconta” (Editoriale Scienza 2014, illustrazioni di Simona Mulazzani) di Vichi De Marchi, nata a Venezia ma residente a Roma con una lunga esperienza come inviata del quotidiano “L’Unità”, è il racconto della vita di Sofia Kovalevskaja (Mosca, 15 gennaio 1850 - Stoccolma, 10 febbraio 1891), scrittrice e attivista, prima donna russa matematica e fisica e anche la prima donna europea nel 1889 a ottenere una cattedra universitaria in Svezia.
“Quando da San Pietroburgo ci siamo trasferiti in campagna avevo circa otto anni”
Seconda metà dell’Ottocento, la piccola Sofia, folti capelli ricci e occhi scuri, abitava nella casa di campagna a Palibino, “luogo magico e solitario”, situato nella provincia di Vitebsk, nella Russia centrale. Nella tenuta insieme alla bambina vivevano il padre, l’autoritario generale Vasilij Korvin-Krukovskij, la madre Elizaveta, di venti anni più giovane del marito, la sorella maggiore Anjuta e il piccolo Fedja. I genitori non si curavano molto dei bambini preferendo dedicarsi ad altre occupazioni. Il generale leggeva nel suo studio, mentre Elizaveta “si comportava come una ragazzina” e suonava il pianoforte. D’inverno la neve ricopriva tutte le strade e la foresta che circondava la grande casa sembrava ancora più impenetrabile. Era possibile avvistare i lupi e ascoltarli ululare. Con l’avvento della bella stagione, la campagna si ricopriva di “uno strato verde di vegetazione” e nel giardino sbocciavano i fiori. I ritmi familiari rimanevano invariati, eccetto qualche passeggiata e la visita di rari ospiti. Sofia trascorreva gran parte del tempo nella stanza che divideva con il fratello, abbandonata alle cure della tata cresceva senza attenzioni da parte dei genitori sentendosi molto sola, “facevo di tutto per risultare goffa e scontrosa”.
Ai figli del generale era proibito frequentare e giocare con i bambini del villaggio. Nella biblioteca della casa la piccina divorava i libri e componeva poesie. La matematica, “scienza misteriosa e bellissima”, era la sua grande passione che l’aveva incuriosita fin da piccola grazie agli zii Pjotr e Fjodor, ma specialmente per merito della carta da parati che, per ragioni economiche, rivestiva la camera dei ragazzi. Le pareti erano ricoperte da rotoli di fogli pieni di calcoli e formule, acquistati dal generale, e Sofia, bambina dal talento raro, passava ore a osservarli cercando di capirne il significato. La matematica, “è la mia vita”, e fu il volano che condusse una donna straordinaria a raggiungere obiettivi insperati per quell’epoca. La scienziata dallo spirito libero avrebbe condotto battaglie per tutte le donne, “per il nostro diritto allo studio” affermava. L’autrice veneziana, con uno stile fluente, dipinge un ritratto completo di una donna eclettica e sensibile, la quale, per tutta la sua breve esistenza, aveva lottato con ferrea determinazione per l’emancipazione femminile.
“Dimostrerò che noi donne siamo altrettanto intelligenti e capaci degli uomini!”
L’io narrante della colta e tenace Sofia conduce il lettore attraverso le difficili e sofferte tappe della sua brillante carriera e s’intreccia con la sua intensa e sofferta vita privata. Inoltre, la raffinata capacità di osservazione di Sofia Kovalevskaja le ha permesso di esercitare una interessante produzione letteraria. Alla fine del libro, finalista del premio Strega Ragazze e Ragazzi 2015, è possibile leggere alcune pagine di approfondimento sulle grandi matematiche della storia da Ipazia a Maria Gaetana Agnesi, da Sophie Germain ad Ada Byron.
“La matematica non è un’arida sequenza di numeri ma una disciplina che richiede una grande immaginazione”
La trottola di Sofia: Sofia Kovalevskaja si racconta
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