La valle del kamasutra. Segni, sogni e altro scelti dal poeta
- Autore: Tonino Guerra
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Casa editrice: Bompiani
Un abbraccio a Tonino Guerra, amico da lontano, amico da sempre. Con molto affetto ma anche con molta invidia. Perché lui è l’architetto dell’impossibile, io non ci riuscirò mai! (Renzo Piano, pag. 363)
Tonino Guerra, nato a Santarcangelo di Romagna nel 1920 e scomparso di recente, è stato poeta, scrittore e prolifico sceneggiatore cinematografico.
La valle del kamasutra (Bompiani, 2010) è un’antologia della sua vena poliedrica di artista e letterato.
Suddivisa in quattro parti, nella prima sono raccolte le storie, nelle quali Tonino Guerra mostra tutta la sua abilità di affabulatore: brevi racconti tra il fantastico e il surreale, gustosi frammenti di prosa vicini qualche volta al genere fiabesco.
Nella seconda, troviamo i versi del Guerra poeta dialettale: poesie in romagnolo, essenziali, popolari, che riprendono ora ricordi di scene familiari e intime, ora dei suoi trascorsi di prigioniero nel campo di concentramento tedesco di Troisdorf, ora licenziose, scherzose, irriverenti.
La terza sezione è dedicata all’artista, al disegnatore: segni e colori che riproducono la sua visione del Kama Sutra, l’antico testo indiano sull’amore - niente di volgare in questi tratteggi a matita. Seguono gli arazzi luminosi, definiti “semplici drappi poetici per tenere compagnia, per riscaldare i nostri pensieri, per ascoltare le loro favole”. Per finire, vengono riprodotti altri disegni naif di vario genere, dai forti colori pastello. Chiude la presente sezione il Guerra raccontato da protagonisti famosi, passati e presenti, del cinema, della letteratura, del teatro, dell’arte e dell’attualità in generale che lo hanno conosciuto: Bernardo Bertolucci, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, Dario Fo, Franca Rame, Renzo Piano, Vittorio Sgarbi e tanti altri.
Il volume si chiude con la parte riservata ai luoghi vissuti dall’autore, una sorta di guida essenziale dell’anima in ricognizione di paesi, frazioni, borghi tra le terre di Romagna e Marche, dove si è plasmata la sua sensibilità poetica.
La valle del kamasutra è un’eccentrica silloge di ciò che ha rappresentato Tonino Guerra per la cultura italiana del Novecento. Il modo di percepire, avvertire, amare la vita, la giovialità, la positività - chi non ricorda la sua apparizione in un noto spot televisivo in cui declamava “Gianni, l’ottimismo è il profumo della vita!”- , la schiettezza, l’arguzia, tratti caratteriali tipici dei romagnoli, unita alla profondità di pensiero di cui egli era capace, fa sentire tutti noi come se avessimo perso un vecchio, caro, simpatico, amico di famiglia.
La valle del Kamasutra. Segni, sogni e altro scelti dal poeta
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