La variabile Costante di Vincenzo Maimone

"La variabile Costante", ultimo romanzo di Vincenzo Maimone (Fratelli Frilli Editori, 2014), è un giallo imperniato sul delitto di una giovane donna, istruttrice in una nota palestra di Acireale, la Fitness Dreams. Quella morte inspiegabile scuote la tranquilla routine settembrina della cittadina barocca in provincia di Catania, adagiata ai piedi dell’Etna. La pista privilegiata è quella passionale. Ma l’apparenza inganna e dietro a una scontata e semplice soluzione si nasconde un’indagine complessa.

Parallelamente all’attenta ricerca del brutale assassino si sviluppano le vicende personali e professionali di Tancredi Serravalle, docente di Storia e Filosofia, amico e alter ego del commissario di polizia Giacomo Costante, uomo d’ordine che tiene fede al suo cognome e segue attentamente e pacatamente ogni caso. Il professor Serravalle invece antepone la sua visione del mondo, dettata dalla materia che ama e insegna, la Filosofia, e una mattina si vede costretto suo malgrado a soccorrere un giovane studente svenuto durante l’ora di educazione fisica.

L’assassino della Rizzotto e lo svenimento di Ettore conducono alla stessa palestra. Serravalle, incalzato dalla nuova preside, ossessionato dai programmi ministeriali, pungolato senza sosta dalla ironia irriverente del suo demone socratico, scopre presto che Ettore faceva uso di steroidi anabolizzanti non legali. Dall’altro lato il commissario Giacomo Costante, pendolare per amore della sua passionale dirigente di Banca, Carla, allargherà il fronte geografico e investigativo delle indagini a Milano dove la morte di un pregiudicato, sua vecchia conoscenza è legata alle indagini. Costante quindi si troverà a dipanare una vicenda che coinvolge gli aspetti più disparati dell’oggi: mafia, delinquenza dell’est, spaccio e distribuzione di sostanze anabolizzanti, giro di palestre e locali di lap dance fino alle problematiche del mondo della scuola e la globalizzazione delle relazioni, che avvicinano la splendida e barocca Acireale, la dinamica e frenetica Milano e la lontana Ucraina. Un intreccio che coinvolgerà, apparentemente suo malgrado, anche il professor Serravalle e il suo personale demone socratico.

Con una scrittura semplice e lineare Maimone ti trascina in una lettura di crescente emozioni ed azioni che ti tiene incollata alle pagine, capitolo dopo capitolo. Vincenzo Maimone (Messina, 1970) si è laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Messina. È Ricercatore in Filosofia politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania. È autore di vari saggi e articoli su riviste scientifiche e della monografia, "La società incerta. Liberalismo, individui, istituzioni nell’era del pluralismo" (Rubbettino, Soveria Mannelli). Ha pubblicato due romanzi, "Un nuovo Inizio" (Sampognaro e Pupi) selezionato come semifinalista al Premio Scerbanenco; e "L’ombra di Jago" (Sampognaro e Pupi). È appassionato di cucina e ama andare in giro in sella alla sua Harley Davidson.