La vita gioca con me di David Grossman

David Grossman pubblica un nuovo, importante, libro dal titolo La vita gioca con me (Mondadori, 2019, traduzione italiana di Alessandra Shomroni). Un titolo indicativo, poiché sicuramente la vita ha riservato molti tiri mancini alle protagoniste di questo libro.

Le tre protagoniste sono tre donne, appunto: Vera, Nina e Ghili, rispettivamente madre, figlia e nipote. Ghili è anche la voce narrante della vicenda. Tre destini differenti, tre sofferenze diverse, tre ricerche di un’identità comune perduta, che si percepisce profonda e infinita nella sua intima essenza. Il messaggio percepito è essenziale:

“Nella vita scegliere significa escludere”

un concetto intorno al quale ruota l’intera narrazione. Ma escludere è un percorso a ostacoli che arreca con sé dolore e sofferenza.
Ne sa qualcosa Vera, che ha lasciato sua figlia Nina quando la piccola aveva sei anni e ora all’età di novanta anni si sente, giustamente, chiedere il perché. Nina ha sempre subito con sofferenza questo abbandono, al punto che nella sua esistenza ha sempre pellegrinato tra un luogo e l’altro, cercando di mettere tra lei e la sua famiglia quanti più chilometri possibili. Vera, all’epoca, era detenuta nel campo di rieducazione di Goli Otok, in Iugoslavia, così per chiarire non può che proporre un ritorno chiarificatore là dove tutto è iniziato. Siamo negli anni ’90 e il caos che regnava incontrastato nei Balcani è così definito:

un barbaro attacco di soldati serbi con carri armati serbi.

Il ritorno in quell’isola sarà per tutte le nostre donne motivo di lacerazione, al punto che la narrazione viene condotta alla terza persona, poiché:

scusate il passaggio repentino, ma parlare in prima persona fa troppo male.

La vita gioca con me è un libro intenso e profondo, scritto molto bene, con un lirismo grave e perfetto, che non concede spazio a inutili fronzoli, ma arriva diritto al punto. Un libro che tra passato e presente cerca la ricostruzione e un futuro migliore.
Una storia intima e intimistica che colpisce in profondità il cuore del lettore, suscitando intense emozioni e sentimenti. Il racconto intreccia un periodo storico difficile, che spesso si è voluto nascondere, al percorso di vita individuale di singoli, espresso con intensità e profondità.