La vita quando era nostra
- Autore: Marian Izaguirre
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2014
“C’è un luogo a Madrid dove tutti i destini si incontrano, le storie prendono vita e i sogni mai realizzati trovano un’altra possibilità. E’ una libreria”
Madrid, anni Cinquanta. «Mi manca la vita quando era nostra…» Lola lo ripete spesso al marito Matías, ripensando ai giorni pieni di libri, progetti e idee, prima che la guerra civile del 1936, cambiasse la faccia e le strade della città, e distruggesse in un colpo solo le loro vite, la loro casa editrice, e i loro sogni. Ora Lola e Matías hanno una piccola libreria, incastonata in un vicolo seminascosto della città. Una libreria di libri già letti: libri usati, passati di mano in mano e di vita in vita, che…
Questa è la presentazione de La vita quando era nostra di Marian Izaguirre, un libro ricco di sfumature, perché è tenero, nostalgico, struggente, pieno di vita e di morte, di ricordi, di tutto quello che contrassegna una vita, delle vite, in un intreccio inestricabile e anche doloroso. E’ difficile trovare in un libro di narrativa una gamma così ricca di moti d’animo, sentimenti ed emozioni, in uno stile semplice, ma intenso sullo sfondo di una guerra sfumata dal tempo, ma che ancora è impressa in chi ne è stato coinvolto e ne porta le ferite interiori.
Lola e Matías, giovane coppia senza figli, racchiudono segreti, che non possono e non vogliono confessare a se stessi, li accomuna un passato bellico che ne ha stravolto lo stile di vita, nutrono un devoto amore per i libri e questi saranno il tramite di un incontro inusuale e misterioso. Matìas con le braccia cariche di libri va nelle case di alcune persone e proprio in questi giri per la città madrilena lo vede una donna e, incuriosita, inizia a seguirlo. Alice, il nome della donna, un’inglese che da 13 anni vive in Spagna, da quel giorno come un’ossessione vuole conoscerlo. Grazie alla piccola libreria sistemata in un vicoletto nascosto alla vista dei passanti e grazie ad un libro esposto in vetrina che Lola e Alice leggeranno insieme (la storia contenuta in questo libro non si può anticipare, altrimenti sarebbe spoiler...), proprio quello sistemato su un leggìo, nascerà un’amicizia tra le due donne che hanno in comune un passato pesante vissuto durante la dittatura franchista. Gli anni trascorsi come un sipario si apriranno alla vista del lettore: quelli di Lola saranno poi elaborati per cui potrà tornare ad essere come prima della guerra, mentre per Alice è una rievocazione di ricordi tragici, ma anche affascinanti perché intrecciati con un mondo di letterati, artisti pieni di talento e stravaganze, sarà come acquisire consapevolezza di sé e maturità. La descrizione di Madrid in quegli anni ’50, le sue strade, i suoi vicoli, i suoi caffè è come in un film in 3D; e poi attraverso gli occhi di Alice sono viste Londra e Parigi, città che avevano impresso nel suo cuore vicende ineludibili e ne avevano forgiato lo spirito.
Una storia delicatissima e magica declinata al femminile, anzi due storie straordinarie di vita vissute in cui la bellezza dell’amore e della complicità femminile e il potere della lettura ne esaltano l’essenza.
È vero che i libri non possono salvare il mondo, ma possono essere un rifugio sicuro dalle impervietà esistenziali, ridare coraggio e confortare la solitudine quando è un peso... Ed è intorno a questo tema che il romanzo costruisce la sua tessitura.
Il romanzo si chiude con una breve e intensa poesia lirica:
Si spazzano i cocci del cuorecon cura si ripara l’amoreche non vorremmo più usarefino all’eternità.Immagino che tu li senta, vero?Anch’io, come te, tutti i giorni.
- Titolo originale: La vida cuando era nuestra
- Traduzione di Tiziana Gibilisco
- Sperling & Kupfer, 2014
La vita quando era nostra
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