La vita segreta degli alberi
- Autore: Peter Wohlleben
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Leggi il titolo del libro di Peter Wohlleben La vita segreta degli alberi (Macro Edizioni, 2020, pp. 267, traduzione P. Barberis e S. Nerini) e ti incuriosisci. Leggi il sottotitolo “Cosa mangiano – quando dormono e parlano – come si riproducono – perché si ammalano e come guariscono” e, a quel punto credi di aver già capito e scoperto tutto sull’argomento. Vale la pena di continuare a leggere? Assolutamente sì!
Complice un mio profondo e particolare rapporto con gli alberi, mi sono letteralmente tuffata nella lettura e... ho scoperto un mondo meraviglioso che mi ha fatto stupire con i suoi segreti, commuovere per la delicatezza dei rapporti fra gli alberi, tremare per i mali che gli uomini infliggono loro, a volte anche con una crudeltà inaspettata.
Alla fine non puoi non appassionarti a questo libro che ti insegna anche ad amare senza riserve gli alberi, questi personaggi sconosciuti del bosco. L’autore, Peter Wohlleben, ha lavorato come guardia forestale per più di vent’anni in Germania e, giorno dopo giorno, ha imparato a scoprire questo popolo naturale finora a noi sconosciuto e troppo spesso maltrattato. È con pieno diritto che gli alberi della foresta si devono definire un Popolo e scorrendo i vari titoli dell’indice del libro abbiamo già la percezione che, in confronto agli alberi e alla loro organizzazione, noi, popolo umano, abbiamo tanto da imparare e anche da vergognarci. Quando anche Peter Wohlleben l’ha capito, si è licenziato per dirigere una sua azienda forestale ambientalista.
Nel capitolo delle Amicizie scopriamo che quando un albero, fosse anche soltanto un ceppo rimasto, è in difficoltà, i suoi vicini di terreno gli mandano nutrimento attraverso il reticolo di radici in forma di sostanze zuccherine per tenerlo in vita. Perché? Ma semplicemente perché hanno capito che “insieme si sta meglio” e la comunità tutta ne trae vantaggio. Un domani potrebbero essere loro ad aver bisogno di sostegno e sarà il “salvato” a fornirglielo. Ovvio, no? Perché non funziona sempre così anche tra noi umani
Ci credereste che anche fra gli alberi si formano delle coppie? E il loro sodalizio dura tutta una vita tanto che a volte muoiono perfino insieme! Evidentemente non conoscono la parola divorzio…
Se ci sfiora almeno un piccolo sorriso di incredulità al titolo Linguaggio degli alberi ce ne pentiamo subito dopo aver appreso che si servono di un linguaggio olfattivo segreto sia per difendersi dai nemici, sia per allertare gli altri amici alberi del pericolo. Nella savana africana le giraffe brucano allegramente la chioma delle acacie? Ecco che la vittima deposita immediatamente sostanze tossiche nelle proprie foglie e, nel contempo, esala un gas come l’etilene per segnalare l’allarme a tutti i rappresentanti della stessa specie nel vicinato! Questo vale anche per difendersi dagli insetti dannosi e dai bruchi che vogliono pasteggiare con le foglie dei faggi, degli abeti e delle querce dei nostri boschi. Se questi accorgimenti non bastano, entrano in funzione le radici per trasmettere la notizia del pericolo in arrivo tramite la fitta rete di collegamento nel sottosuolo.
E il sistema di procurarsi delle scorte di nutrimento in previsione di tempi difficili? Per quanto possa sembrare impossibile è il risultato di calcoli che a noi appaiono complicati e che sono degni delle più accurate previsioni dei nostri più valenti meteorologi, ma che per loro sono gli insegnamenti di Madre Natura.
Ma non crediate che la convivenza sia sempre tanto idilliaca. Anche tra la comunità del bosco possono nascere contrasti, invidie per il posto migliore e lotte per la sopravvivenza. Allora sono “botte da orbi”, ovvero duelli con l’ampliarsi delle chiome, estendersi di rami con prepotenza, invasioni con le radici, e tanti altri sistemi apparentemente immobili ma ugualmente efficaci! Naturalmente, data la natura dei combattenti, si tratta di duelli lentissimi che possono durare anche cento anni e sfuggire all’attenzione degli umani, ma sempre di duelli si tratta.
E non mancano i nemici: c’è chi si impegna a trapanare il fusto dell’albero fino a scavare una cavità per farsene un comodo nido. Per non parlare del picchio nero al quale non basta una sola casa e
“Si costruisce diversi nidi contemporaneamente: In uno cova le uova, in un altro dorme e altri gli servono per cambiare aria. Ogni anno alla cavità viene data una rinfrescata, come possiamo vedere dai trucioli di legno ai piedi degli alberi”.
E poi… poi basta non vi racconto più nulla per non togliervi il piacere di scoprirlo leggendo questo incredibile libro. Però, ci tengo a spifferarvi un ultimo segreto: quando vi perdete nel bosco, non fidatevi della storiella che il nord si trovi sempre dove cresce il muschio sul tronco perché:
“In mezzo al bosco, dove il vento viene frenato, la pioggia cade perlopiù verticale. Inoltre ogni albero è piegato in una direzione diversa, per cui il tentativo di orientarsi in base allo strato di muschio genera solo confusione.”
Buona lettura.
Vita Segreta degli Alberi
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La vita segreta degli alberi
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