La voce del branco. Gli eredi
- Autore: Gaia Guasti
- Genere: Libri per ragazzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Camelozampa
- Anno di pubblicazione: 2019
"Come ogni potere, questo è un dono e una maledizione” aggiunse con un sorriso strano. “Non è lo stesso per tutti. Perché ognuno può farne un uso diverso”.
Milù, Mimì o Mila Korè, l’unica ragazza nera della pianura Melazuc, sono i protagonisti di La voce del branco. Gli eredi di Gaia Guasti. Mila Korè, al Picco delle Anime, incontra i suoi due ex-compagni di scuola delle elementari: Lodovic e Tristan.
Presso la vecchia Sorgente dei Lupi, i tre ragazzi ormai adolescenti si rivedono per festeggiare insieme il loro compleanno, perché nati lo stesso mese.
Da diversi anni, il quindici Novembre ripetono il fatidico rito delle caramelle. Però quest’anno, vicino al piccolo ruscello, si respira un’atmosfera diversa, particolare, quasi ovattata. Il bosco è avvolto da una coltre di fitta nebbia. In lontananza, si sentono gli spari dei cacciatori che braccano i lupi.
Mila, Tristan e Ludovic sono aggrediti da “animali selvatici” ma riescono a sopravvivere. Il piccolo Felix di otto anni, fratello di Tristan, chiama i soccorsi… ma i suoi occhi vedono qualcosa di strano: un segreto?
Dopo quel pomeriggio, l’esistenza dei tre ragazzi cambia totalmente. La loro amicizia subisce una brusca e radicale evoluzione, diventano più uniti, legati dal “richiamo del branco”.
Tutte le volte che la dolce Mila, il pacato Tristan e il bel Ludovic si sentono minacciati il loro corpo inizia a “trasformarsi”. Il borgo in cui vivono i tre amici diventa lo scenario di strani ritrovamenti e nel frattempo, seguendo l’onda della fobia generale, i cacciatori si inoltrano nella natura per dare la caccia a strani animali che minacciano la tranquillità dei residenti.
La voce del branco. Gli eredi di Gaia Guasti (Camelozampa, 2019) è un bel romanzo rivolto ad un pubblico di lettori per lo più adolescenti.
La scrittrice ha l’abilità di intrecciare il genere fantasy al thriller e allo stesso tempo cattura l’attenzione del lettore catapultandolo in un vortice di dolci emozioni, di forti sentimenti, uniti dal collante dell’amicizia.
Il branco dei licantropi riuscirà ad avere degli eredi? E come si manifesta questo atavico richiamo? Forse solo la psicologa, madre di Mila, riesce a capire e a percepire questi antichi cambiamenti che provengono da un antico passato. Cambiamenti che coinvolgono anche il vecchio Abel, l’eremita, il quale non esita a immolarsi per il bene degli eredi.
E la lupa rossa, chi è? Il suo sacrificio è il richiamo alle tradizioni, al passato, alla voglia di essere ancorati alle radici, la terra, al paese natale.
La trasmissione di questo misterioso potere è come un circolo vizioso. I licantropi mostrano il desiderio di vivere legati agli istinti primordiali e allo stesso tempo l’umanità la voglia di emergere, di toccare il progresso, di spingersi verso il vivere sociale.
Queste pagine sono come una piccola finestra che si apre su un mondo nuovo, diverso e inesplorato. Ed è così che il volto del lettore viene sfiorato da una brezza fresca e leggera, quella del mistero. La storia ha un finale aperto che lascia all’immaginazione ampio spazio.
La voce del branco. Gli eredi. Ediz. ad alta leggibilità
Amazon.it: 15,10 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La voce del branco. Gli eredi
Lascia il tuo commento