Labirinti
- Autore: Franck Thilliez
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2023
La casa editrice Fazi pubblica Labirinti, il nuovo thriller di Franck Thilliez autore di un noir che , ancora una volta, stupisce i lettori per l’intrico di trame, tutte estremamente precise e altrettanto crude, tutte collegate magistralmente fra loro.
L’introduzione a questo nuovo thriller è abbastanza classica – c’è una donna ritrovata ricoperta di sangue accanto a un cadavere in mezzo al bosco – ma, un capitolo dietro l’altro, il genio di Thilliez si dispiega.
La donna, ferita e a rischio di congelamento, è in ospedale e, oltre ai medici del Pronto Soccorso c’è accanto a lei uno psichiatra cui la sconosciuta rivela, in un barlume di lucidità, crudeltà così inenarrabili che la fanno ricadere in un limbo in cu tutto è cancellato. La giovane sospettata ora è totalmente amnesica, ma si è confidata con il suo psichiatra prima di perdere la memoria.
Il cervello umano può ricorrere alle strategie più incredibili per proteggere l mente. Si adatta di continuo, ricostruisce sulle proprie rovine ….E’ perfino capace di ingannare se stesso. Può far passare ricordi inventati per reali …Sa come si chiama questo fenomeno? Paramnesia. Pensiamo di aver già visto e vissuto una situazione ….ma è una semplice invenzione della nostra mente.
Il dottor Fibonacci, per il quale Thilliez sceglie il cognome del celebre matematico italiano come a volerlo rendere capace di ricostruzioni razionali, racconta all’agente di polizia Camille Nijinski una macabra e misteriosa vicenda: in uno chalet di montagna, un uomo è stato ucciso a colpi di attizzatoio. Il suo volto è ridotto in poltiglia, irriconoscibile. La maggiore indiziata dell’omicidio è la giovane ricoverata che, in un momento di lucidità, ha condiviso con lo psichiatra una vicenda straordinariamente complessa, simile alle spire di un labirinto.
Il dottor Fibonacci va a spiegare a Camille che:
- Ci sono cinque protagoniste nel racconto che sto per condividere con lei. Solo donne. Scriva. E’ importante per il prosieguo: “la giornalista”, “ la psichiatra”, “la rapita”, “la scrittrice”-
- Mi manca la quinta persona –
- Arriva solo in seguito ed è la chiave di tutto -
La vicenda è davvero un labirinto in cui tutto si intreccia e la quinta persona è il filo nel dedalo e sarebbe l’unica in grado di fornire le risposte a tutte le domande.
Ogni capitolo è dedicato a una delle quattro donne nominate: la giornalista è Lysine che scrive per “Le Courrier normand”, reduce da un furto in casa propria , fatto che l’ha fortemente turbata; la psichiatra è Véra Clétorne , una donna segnata da una dolorosa perdita alcun anni prima e ora rifugiatasi in un villaggio nello sperduto parco naturale dei Vosgi del Nord dove vivono altre persone che, come lei, sono elettroipersensibili e il cui organismo non tollera più le onde onnipresenti dei wi -fi o dei cellulari. In questa no man’s land Véra vive cercando di recuperare un po’ di tranquillità e di salute ma molti saranno gli imprevisti.
Ecco poi “la rapita”, Julie, la sedicenne che aveva nascosto ai genitori di aver conosciuto e frequentato il celebre autore di thriller e horror Caleb Traskman, ma aveva nascosto la sua amicizia ai genitori nel timore che questi le imponessero subito di troncarla, vista la differenza di età fra i due e l’excursus professionale dell’uomo.
La scrittrice è Sophie, una donna da alcuni ritenuta schizofrenica ma che invece dichiara di sentire se avverranno fatti disastrosi. Lei racconta anticipatamente nei suoi romanzi, e cerca di mettere in guarda qualcuna fra le protagoniste della vicenda.
Ognuna di loro sperimenterà situazioni estreme, crude, cruente oltre ogni limite d’immaginazione. I lettori si trovano a muoversi come in un labirinto attraverso i pensieri e i ricordi di queste donne; sono pensieri terrificanti, a volte così terrorizzanti che alcune li celano anche a se stesse. I capitoli sono brevi, ognuno dedicato a una donna, alla sua sofferenza, alla sua speranza di trovare l’uscita dall’intrico di paura, di terrore, di estrema violenza vista o subita.
Labirinti è un romanzo sorprendente, dove si raccontano incubi sconvolgenti, dove ogni passo è un tentativo di uscire dall’orrore, se un’uscita c’è.
Franck Thilliez è uno fra gli autori più letti in Francia e per più di una buona ragione: questo ingegnere che si dedica al thriller da vent’anni a questa parte padroneggia magistralmente l’arte di farci rabbrividire con trame cucite con suspense e tratti così crudi cui i lettori vorrebbero dare una spiegazione.
Il thriller risulta un susseguirsi di mosse un po’ da acrobata un po’ da giocatore di scacchi, con personaggi ben delineati eppure estremamente complessi, una scrittura ultra efficiente e lascia proprio alle ultime pagine scoperte sconvolgenti miste a dubbi attanaglianti.
Franck Thilliez, il re dei thriller francesi, ci porta in un vertiginoso gorgo di crudeltà e paura da cui si emerge senza fiato; l’opera è scritta con estrema abilità e cattura l’interesse dalla prima all’ultima pagina.
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