Classe 1970, torinese di nascita, scrittore e conduttore radiofonico per professione. A chi corrisponde questo identikit? Allo scrittore Luca Bianchini, tra gli autori ospiti a Bookcity Milano 2015.
Luca Bianchini ha esordito in narrativa circa 5 anni fa. Il suo primo romanzo è stato "Instant love", a cui hanno fatto seguito romanzi molto apprezzati, tra cui "Siamo solo amici", "La cena di Natale", "Se domani farà bel tempo", "Dimmi che credi al destino", "Io che amo solo te" da cui è stato tratto un film nelle sale dal 22 ottobre, con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido, Luciana Littizzetto.
Ad oggi Bianchini è un autore che gode di una certa credibilità tra il suo pubblico. Ecco perché lo abbiamo scelto come ennesimo testimonial per la nostra rubrica "Scrivere un libro".
Come si scrive un libro? Per rispondere a questa domanda, bisogna, in realtà, prima chiedersi: come si diventa uno scrittore?
Ecco i 10 consigli di Luca Bianchini per diventare scrittori e scrivere un libro, pubblicati sul suo blog (n.d.r. non più online nel 2020):
1. Chiedetevi se avete qualcosa da dire. Non bisogna commettere l’errore di "scrivere per sé stessi". Spesso chi ha nel cassetto il sogno di diventare scrittore e scrivere un libro ha difficoltà a porsi obiettivi chiari e ragionevoli. Spesso inizia a scrivere pur di raccontarsi agli altri, pur di far capire agli altri di avere talento, dimenticando che il talento si dimostra. Cosa c’è di meglio per uno scrittore che mostrarsi nelle pagine del suo libro, attraverso i pensieri e la vita dei personaggi a cui ha dato vita?
2. Chiedetevi se siete più bravi degli altri. Come in tutte le cose occorre l’equilibrio perfetto, quello tra umiltà e la determinazione, quello che non sfocia in arroganza, presunzione o insicurezza. Siete bravi? Dimostratelo! Se siete bravi più degli altri lo dimostreranno il vostro intuito, la vostra passione, i vostri lettori, voi, comunque, non smettete mai di lavorare sodo per godervi poi i successi (meritati)!
3. Abbiate costanza. Se "la costanza è la virtù dei forti", uno scrittore non deve mai smettere di scrivere, inventare, costruire, dare un senso alle parole;
4. Abbiate pazienza. Come in tutte le cose, ci vuole tempo e, dunque, pazienza. Pazienza e spalle forti per affrontare un percorso lungo, forse disseminato di ostacoli, ma che vi farà raggiungere e apprezzare la vera felicità, quella che si guadagna senza mai arrendersi e credendo sempre di potercela fare;
5. Fate leggere la prima stesura a persone che non vi conoscono. Non avrete mai un giudizio davvero sincero se il vostro pubblico è composto da amici e parenti. Loro vi conoscono e vi apprezzano già. Siete pronti a far sognare anche gli altri? Siete pronti a mettervi davvero in gioco?
6. Non pensate che gli scrittori vi possano aiutare, a meno che siano vostri amici personali. Non avete capito perché? E’ triste ammetterlo, ma bisogna pur essere realisti. Nell’editoria...homo homini lupus!
7. Non pubblicate tanto per pubblicare. Proprio perché il mondo dell’editoria è una giungla, non assecondate le belve: non pagate per essere pubblicati. Se il vostro lavoro vale davvero, nessuno esiterà a pubblicarlo e rigorosamente gratis! Altrimenti...sarete solo un business e nulla di più!
8. Toglietevi dalla testa che l’editore vi rubi il manoscritto e lo pubblichi con un altro nome. Bianchini è troppo ingenuo? Forse no, forse si. Prima di spedire il vostro manoscritto, informatevi comunque sulle persone o la casa editrice a cui vi state rivolgendo;
9. Siate ambiziosi. "Mira alla luna. Anche se sbagli, atterrerai tra le stelle" (Les Brown). Bisogna sempre puntare alto per avere tra le mani una stella;
10. Non irrigiditevi sulle vostre posizioni. Una mente chiusa rischia di farvi diventare ottusi. Vivere di confronti e di rivalutazioni, è un arricchimento per voi e, quindi, per il vostro romanzo!
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le 10 regole di Luca Bianchini per diventare scrittori e scrivere un libro
Lascia il tuo commento