Sto traducendo il mito di Fetonte nel secondo libro delle Metamorfosi di Ovidio e sto incontrando personaggi interessanti.
Le Eliadi e gli Eliadi sono, secondo la mitologia antica, figli di Elio. I loro nomi appaiono in alcuni fra i miti più cruenti e sanguinari e conobbero fortuna alterna anche nel mondo dell’arte. Lo stesso Elio, dio del Sole poi sostituito dal più celebre Apollo, divenne in epoca romana un emblema imperiale, che si oppose al culto cristiano.
Chi erano le Eliadi
Figlie di Elio, dio del Sole, e di Climene, una oceanina, le Eliadi sono le sorelle di Fetonte e diventano protagoniste di un mito e causa della nascita dell’ambra, resina preziosa e commerciata nella antichità.
Le Eliadi erano in numero di tre secondo Ovidio (o di sette secondo altri mitografi), ninfe bellissime nate nell’isola di Rodi. I loro nomi secondo Ovidio sono Merope , Lampezia e Fetusa.
Che importanza hanno queste creature? Molta, secondo Ovidio che le fa protagoniste di una trasformazione. Il mito racconta che le ninfe assistono impotenti e straziate dal dolore alla morte del fratello Fetonte, ucciso in modo atroce dal carro che, dimostrando imperizia e troppa fiducia nelle proprie capacità, aveva tentato di guidare. Il giovane era molto amato dalla madre Climene e dalle sorelle che, seguendo la genitrice, raggiunsero l’Italia e il fiume Eridano (nome antico del Po).
Disperate cominciarono a piangere e ad urlare finché Zeus, mosso a compassione, non le trasformò in pioppi, alberi le cui lacrime sarebbero state all’origine dell’ambra, sostanza per gli antichi immortale e preziosa. Ovidio racconta con attenzione la loro metamorfosi con una descrizione molto analitica.
L’arte si impadronì presto del mito tanto ed è da ricordare un dipinto di Giovanni Antonio Burrini intitolato Le Eliadi raccolgono il corpo di Fetonte e conservato oggi a Bologna. Un altro dipinto cinquecentesco di Santi di Tito vede la metamorfosi delle sorelle in pioppi in modo drammatico.
Chi erano gli Eliadi
E gli Eliadi? Ovidio non ne parla. Sono i figli maschi minori, nonché fratelli da parte di padre delle Eliadi. Figli di Elio e della ninfa Rodo, anch’essa un’oceanina, i loro nomi sono Cercofo, Tenage, Acti, Candolo, Ochimo, Macareo e Triope.
La loro storia è diversa da quella delle sorelle e sicuramente più violenta. Sappiamo che scacciarono la popolazione dei Telchici dall’isola di Rodi diventandone i re. Conoscevano l’arte dell’astrologia (che nell’antichità si confondeva con l’astronomia) e della navigazione, ma uno dei fratelli, Tenage, dimostrò maggiori capacità rispetto agli altri. Quattro fratelli lo uccisero (Macareo, Candolo, Triope e Acti) e dovettero scappare dall’isola di Rodi: Macareo giunse a Lesbo, Candolo a Cos, Triopa in Caria e Acti in Egitto. Ochimo e Cercofo, estranei al delitto, rimasero in patria e fondarono la città di Achea. Ochimo, fratello maggiore, prese il controllo della città mentre Cercofo gli succedette dopo aver sposato la nipote Cidippe.
A differenza delle sorelle non hanno attirato molto l’attenzione in campo artistico e neppure della maggior parte dei mitografi.
Chi era Elio
Ma chi era il padre di tutti questi figli? Era Elio, divinità solare precedente a quella di Apollo e probabilmente di origine orientale.
Figlio del titano Iperione, guidava il carro che governa il giorno e porta la luce e il sole al mondo. Possedeva in Sicilia sette mandrie di buoi che rappresentavano i sette giorni e sette greggi di pecore rappresentanti delle sette notti.
Oltre ai summenzionati figli, Elio era padre della capra Amaltea, nutrice di Zeus.
Il culto di Elio fu presto in concorrenza con quello di Apollo che lo vinse, ma al primo rimase l’isola di Rodi in cui era presente una colossale statua conosciuta come il Colosso di Rodi, annoverato fra le sette meraviglie del mondo antico.
Il dio Elio conobbe nel III secolo dopo Cristo una nuova venerazione come unico dio del Sole e padre dell’imperatore romano in carica, contrapponendosi all’emergente cristianesimo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le Eliadi e gli Eliadi: chi sono le divinità figlie del dio Eolo
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