A lungo il romanzo è stato una "faccenda da uomini". Alle donne era interdetta la possibilità di lavorare in campi artistici come anche quella di avere una cultura. Molti romanzieri tuttavia hanno saputo creare delle interessanti figure femminili.
Padre del romanzo moderno, Daniel Defoe ha "inventato" il finto romanzo autobiografico poiché le sue storie, onde sembrare più verosimili, partivano sempre dallo stratagemma del rinvenimento di un diario di memorie dei protagonisti per poi dare origine alla narrazione che ovviamente era in prima persona.
Tra i romanzi più noti di Defoe c’è la presunta autobiografia di Moll Flanders (The Fortunes and Misfortunes of the Famous Moll Flanders), una donna che colpisce perché estremamente trasgressiva e moderna. Anche se concepita da mente maschile, la figura di Moll non è condannabile ma attira le simpatie dei lettori malgrado sia costretta per tutta la vita a compiere scelte che la portano a vivere ai margini.
In un’epoca in cui la donna era vista come un angelo del focolare, moglie e madre, Moll è una persona sola, orfana, costretta a darsi da fare per la sua sopravvivenza e poco importa se, a causa della mancanza di una cultura e di appropriati mezzi, sia stata indotta a diventare ladra e a vendere il suo corpo. Pur di origini puritane, Defoe sottilmente approva le azioni della sua eroina, la quale a suo modo è figlia del suo tempo e cerca di sfruttare i suoi pochi "talenti" (adoperando il vocabolo in termini evangelici riferito alla celebre parabola omonima) per raggiungere il successo e farsi di conseguenza apprezzare da Dio.
I personaggi femminili nei romanzi di Samuel Richardson
Settecentesche sono invece altre due celebri eroine del primo periodo del romanzo inglese: Pamela e Clarissa Harlowe, nate entrambe dalla penna di Samuel Richardson.
Inventore del romanzo "epistolare" (basato non su una narrazione classica ma su scambio di lettere tra i protagonisti della storia), Richardson ha un’idea più "tradizionale" della figura femminile. Pamela nasce come domestica nella famiglia di un nobilotto alquanto borioso e prepotente che più volte cerca di violentarla considerandola un oggetto di sua proprietà, ma la ragazza resiste e dà lezioni di virtù tali da suscitare in seguito un sincero sentimento che la porterà all’altare con il giovane damerino ormai redento. Il libro è una sorta di trattato quindi scritto per insegnare alle fanciulle che solo la virtù premia!
Recensione del libro
Pamela, o la virtù premiata
di Samuel Richardson
Sullo stesso piano, ma molto più drammatico, il romanzo che vede come protagonista la giovane Clarissa Harlowe che invece mostra l’aspetto tragico del perduto candore: Clarissa è una giovane di buona famiglia, ricca e virtuosa ma quando viene violentata malgrado abbia disperatamente cercato di resistere al suo aggressore perde la pace fino all’estremo gesto. Rispetto a Moll, donna assolutamente poco virtuosa ma capace di badare a sé stessa, con Richardson si è compiuto un salto all’indietro teso a rimettere la figura femminile sul finto piedistallo e a eliminare ogni tentativo di progresso spirituale e sociale.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le eroine del romanzo: da Moll Flanders a Clarissa Harlowe
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