Le lettere dell’orsa
- Autore: Gauthier David e Marie Caudry
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Gallucci
- Anno di pubblicazione: 2018
“Le lettere dell’orsa” (Gallucci 2018, titolo originale “Les lettres de l’ourse”, traduzione di Margherita Belardetti, illustrazioni di Marie Caudry) di Gauthier David è un tenero diario di viaggio composto dalle lettere che un’orsa scrive al suo amico uccellino.
Caro Uccellino, tutto bene? Sei arrivato al Sud, nella tua isola piena di sole? Già mi manchi. Quanto mi è piaciuta l’estate insieme a te! Perché devi migrare ogni anno? Qui tra una settimana arriverà l’inverno. Tutti fanno scorta di castagne e di ghiande nelle grotte, nei nidi, nelle tane. Io non ho nessuna voglia di prepararmi una casa per svernare. Ho deciso di scriverti tutti i giorni, per esserti vicino. Il vento ti porterà le mie lettere. L’Orsa.
Era quasi inverno, un’orsa dal colore marrone, non aveva intenzione, come solitamente fanno i suoi simili, di andare in letargo. Il suo più caro amico, un uccellino, era da poco migrato verso terre più miti. L’orsa viveva in un bosco, ora vestito dai colori autunnali ricco di vegetazione e di animali. L’orsa aveva preso una decisione importante: “vengo a trovarti all’altro capo del mondo”. Gli amici animali augurando buon viaggio all’orsa le avevano donato chi un guanciale di felci, chi una nocciola portafortuna e chi un disegno del lago. Il Tasso aveva raccomandato all’amica di fare attenzione al caldo mentre la Volpe aveva chiesto come dono una noce di cocco. In questo modo l’orsa riteneva di portarsi dietro “un po’ di ciascuno di loro nella pelliccia” specialmente in caso di malinconia. Infatti, se il mammifero si fosse sentita triste, “questi piccoli ricordi mi conforteranno”.
Il viaggio era iniziato, era la prima volta che l’orsa si avventurava così lontano da casa. La foresta era buia e nessuno passava di lì. L’animale, pur contenta di raggiungere il suo amico, si sentiva impaurita. “Non vedo l’ora di uscire da qui”. A volte il tragitto incuteva timore o era arduo, ma l’imperterrita Orsa continuava a proseguire, motivata dalla prossima riunione con il suo amico. Nel frattempo l’orsa scriveva una lettera al giorno per raccontare all’Uccellino i suoi incontri e avventure.
Altre foreste, un fiume abitato da una sirena, la cima di un vulcano, gustare una marmellata di ribes con un gatto molto simpatico erano le sfide che attendevano Orsa che avrebbe avuto la grande opportunità di vedere nuovi territori.
Illustrazioni belle e preziose arricchiscono un albo epistolare pieno di sentimento che parla di amicizia e coraggio. Pagina dopo pagina, i lettori di ogni età, riescono a percepire il grande cuore e le emozioni dell’Orsa, che farà di tutto per raggiungere il suo scopo. “È un po’ come se tu fossi qui. Uccellino, ormai manca poco. L’Orsa”.
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