Una delle peggiori iatture che possono abbattersi su un autore emergente è ridursi a presentare la propria opera fronteggiando il vuoto pneumatico. Sono stato purtroppo testimone di incontri (non miei, fortunatamente) con un pubblico meno numeroso di un raduno di sostenitori dell’UCD. Siccome l’imbarazzo e lo sconforto uccidono più dell’Ebola, mi permetto di sussurrare ai colleghi scrittori questa regola ferrea: Il reclutamento del pubblico è di gran lunga la parte più importante della presentazione.
Inutile illudersi che creare un evento su facebook o inviare una e-mail circolare basti a far accorrere amici e conoscenti presso la location designata. Occorre invece intraprendere una campagna strutturata, con telefonate, messaggi individuali, incentivi e solleciti. Non abbiate paura di risultare scoccianti: per la maggior parte delle persone già lo siete e il loro giudizio non peggiorerà certo per questo.
Al contrario, avrete l’occasione di apprezzare la fantasia di amici/parenti/conoscenti nell’inventare scuse che giustifichino la loro assenza.
Le migliori scuse per NON partecipare a una presentazione letteraria
Nel corso del mio tour ho collezionato numerose perle. Ne riporto alcune, rigorosamente autentiche, enumerate in ordine di creatività crescente:
- La tua presentazione è troppo lontana. Se l’avessi organizzata più vicino, sarei certamente venuto. Mio commento: «Lontana? Ma se è a cento metri da casa tua!» Replica: «Lontana dal mio ufficio. Volevo venirci dal lavoro, ma ci metterei troppo tempo.» (NB: la presentazione era di sabato sera. Poi dicono che in Italia i lavoratori pubblici sono assenteisti!)
- Non posso venire, mi si è rotta l’auto.
- Non posso venire, mia moglie ha rotto l’auto.
- Non posso venire, mia moglie non mi presta l’auto.
- Vengo, ma tu devi passare a prendermi a casa con l’auto.
- Hai un’auto da prestarmi?
- Mi spiace, ho un appuntamento col cardiologo/epatologo/ginecologo/dietologo/veterinario/idraulico.
- Verrei, ma so che hai invitato anche XXXX, perciò io non vengo.
- Domani alla tua presentazione? Non puoi piuttosto raccontarmela ora per telefono?
- No, domani io dormo.
Come convincere potenziali lettori a partecipare alla presentazione del libro?
Mi permetto di suggerire, nella e-mail/lettera/telefonata d’invito, di sottolineare che offrirete uno snack, un rinfresco, un semplice brindisi. Vi assicuro che questa parte sarà di gran lunga la più dirimente nella scelta se partecipare o meno.
Ho sperimentato anche l’efficacia di accompagnarsi con un buon moderatore o qualcuno con cui duettare sul palco. Pochi eventi, difatti, annoiano più di un monologo. Se poi il moderatore è una persona con cui voi litigate spesso, magari con scambio di invettive, e a volte arrivate persino alle mani, non mancate di sottolinearlo: vi assicuro che si tratta di un richiamo quasi irresistibile.
- Sei uno scrittore? Quali scuse si sono inventati i tuoi invitati? Che consigli daresti per ottenere una sala piena per una presentazione di un libro? Lascia un commento!
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