Settembre è il nuovo inizio dell’anno letterario, il mese in cui gli editori presentano i nuovi libri autunnali, gli scrittori affollano i festival che numerosi si svolgono in vari luoghi della penisola, Festival letteratura di Mantova, Pordenone legge, Materadio, Festival della Mente a Sarzana, Festival della Filosofia a Modena/Carpi/Sassuolo, solo per citare i più noti.
Il Venerdì di Repubblica, in edicola oggi 13 settembre, non manca all’appuntamento con i libri e ne presenta un gran numero, quasi ad esorcizzare il leitmotiv che gli italiani leggono poco. In effetti secondo il magazine di Repubblica la scelta che si propone al lettore è cosi vasta e varia, che difficilmente non si scoprirà nel panorama editoriale il libro che fa per noi. Mi limito a citare autore e titolo dei libri che vengono elencati nelle 146 pagine della rivista, mescolando generi, epoche, classici, novità, autori viventi e no, sperando che ai lettori meno assidui colpisca e incuriosisca almeno qualcuno dei volumi presentati.
Rousseau, Hugo, Primo Levi aprono questa carrellata di nomi, a cui segue la Ferrante de L’amica geniale e Boris Pahor, lo scrittore centenario. Ecco il libro di Mahir Guven, Fratello grande e quello di Anna Clementi Ali-Amal nei campi greci con i profughi siriani. Marco Balzano presenta una serie televisiva sulla scuola e vengono citati i suoi romanzi Resto qui e Le parole sono importanti. Alessandro Giaume e Stefano Gatti firmano #Expert, mentre viene pubblicato Piccolo Atlante di economia di Rifkin, Folkenberg, Ackerman.
In ambito scientifico ecco Gerico. La Rivoluzione della Preistoria di Lorenzo Nigro e L’esperienza del cielo di Federico Nati. Una novità del grande romanziere americano Jonathan Franzen di sapore ecologico, La fine della fine della terra è appena uscito. Grande spazio a Alessandro Baricco con il suo The Game e tra libri riproposti da Repubblica in edicola, come Maestri di fotografia di Letizia Battaglia e Torto marcio di Alessandro Robecchi.
Vere novità di narrativa sono invece La sentinella della pioggia di Tatiana de Rosnay, Il naufragio della ragione di Mark Lilla, Quel giorno di Valentina Farinaccio, Il manoscritto di Frank Thilliez, Il cuore di Sandeep Jauhar, L’anima ciliegia di Lia Levi, La lista nera di Harald Gilbers, Danzando sull’orlo dell’abisso di Grégoire Delacourt, Storia della farfalla di William T. Vollmann, Sex in the city….e adesso? Di Candace Bustnell, Rolando del Camposanto di Fabio Genovesi e Una domenica diversa di Marco Sparvoli.
Due nomi per la saggistica, Enrico Deaglio autore de La bomba, Paolo Nori di I Russi sono matti. Corso sintetico di letteratura russa, 1820-1991. Una graphic novel originale, Le tre fughe di Hannah Arendt, autore Ken Krimstein. Per concludere questa ricchissima carrellata di nomi famosi e di esordienti, la voce del grande Javier Cercas, che fa un paragone intelligente tra Madame Bovary e Don Chisciotte, affermando che “il lettore è un pericolo pubblico, perché chi ama i libri pensa con la sua testa”, mentre il mitico Francesco Guccini pubblica Trallumescuro-Ballata per un paese al tramonto.
Buone scelte, buoni acquisti, buone letture! Come ha recentemente affermato il presidente Sergio Mattarella, siamo un paese che ha urgente bisogno di lettori, giovani e vecchi, abituali e neofiti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le novità letterarie su Il Venerdì di Repubblica
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