Le ospiti segrete di John Banville

Le ospiti segrete (Guanda 2020, titolo originale The Secret Guests, traduzione di Irene Abigail Piccinini) di John Banville è il nuovo romanzo dello scrittore e giornalista irlandese, nato a Wexford nel 1945, vincitore del Man Booker Prize nel 2005. Le vicende sono ambientate in Irlanda durante la II Guerra Mondiale e hanno per protagoniste le giovani principesse Windsor, Elizabeth e Margaret.

“Al buio davanti al grande finestrone, emozionata e rapita, la ragazzina guardava le bombe cadere sulla città. Il cielo a est, verso il porto, era tutto un divampare e un lampeggiare di colori, giallo e azzurro, rosa e malva, e in alto si gonfiavano grandi nuvoloni di fumo bordati di rosso”.

Londra, Inghilterra 1940. Margaret, una ragazzina di dieci anni, che viveva in un sontuoso palazzo ricco di tesori, stava assistendo a un duro bombardamento da parte dell’esercito tedesco. A Margaret sembrava di stare su un palcoscenico, lì in piedi, con l’enorme stanza in ombra alle spalle e il cielo in fiamme in lontananza. I suoi pensieri andavano alla gente del porto, operai, marinai, vigili del fuoco, persone per strada o dentro le proprie case, che morivano a causa delle bombe. Il flusso delle sue tristi riflessioni era stato interrotto dall’arrivo della sorella Elizabeth, detta Lilibet, che aveva richiuso le tende pesanti, facendo sbatacchiare gli anelli lungo il bastone in alto.

“Non sai che c’è l’oscuramento?”.

Sua sorella aveva quattro anni più di lei ed era davvero dispotica. Elizabeth l’aveva rimproverata dicendole di non stare vicino alla finestra.

“Se cadesse una bomba, l’esplosione manderebbe i vetri in frantumi e tu rimarresti uccisa”.

Margaret non aveva mai pensato a una possibilità del genere, prima. Ma il palazzo era così grande che non sarebbe crollato di sicuro, giusto? Elizabeth e Margaret stavano percorrendo l’ampio corridoio con lampadari in cristallo e file di sedie dorate una di fronte all’altra sui due lati, e grandi specchiere decorate appese ai muri, perché erano attese dai genitori, che dovevano parlare loro con una certa urgenza.

L’autore inglese immagina che le principesse Windsor siano state mandate in Irlanda nella contea di Tipperary, grazie a un’operazione top secret, ospiti presso l’isolata tenuta dell’anziano duca di Edenmore, William Fitzherbert. Il risultato è una narrazione incalzante e piacevole. Però, è bene ricordare che in realtà re Giorgio VI rimase sempre saldamente al suo posto rifiutando ogni fuga. Infatti, la regina aveva fermamente dichiarato che “le bambine non se ne andranno senza di me. Io non me ne andrò senza il Re. E il re non se ne andrà mai”. Un atto saggio e coraggioso, che aveva come fine rimanere accanto ai loro sudditi e condividerne ogni pericolo, mostrando a Hitler che gli inglesi non avevano paura delle bombe naziste e non avrebbero mai ceduto alla sua prepotenza.

“Saranno anche state due ragazzine, ma erano pur sempre principesse”.