Le possibilità della notte
- Autore: Marco Venturino
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2010
Dopo il successo editoriale di “Cosa sognano i pesci rossi”, Marco Venturino ritorna a confrontarsi con i temi che hanno sancito la fortuna del suo esordio letterario nel romanzo “Le possibilità della notte”, edito nel 2010 da Mondadori.
Il libro ripercorre, in un parallelo pieno di crescente emotività, la storia drammatica di Pino Ravera e Pietro Quarenghi, entrambi cinquantenni ma con due vite agli antipodi: Pino è un ingegnere affermato nel lavoro e nella vita familiare, Pietro è un chirurgo dedito alla professione, ostico ai rapporti sociali, senza amore né famiglia. Due vite che, solo per un effimero momento, trovano un punto di contatto in una nefasta profezia di morte: Pino e Pietro hanno entrambi un tumore all’esofago. Una cinica casualità fa sì che sia proprio Pietro ad annunciare a Pino quella “sentenza molto vicina alla pena capitale”, poco prima di rendersi conto di non essere soltanto giudice, ma anche imputato davanti al tribunale spietato della vita. Davanti a loro si spalancano le porte di una notte troppo lunga che ammette solo due possibilità: percorrere il corridoio spigoloso e angusto che passa attraverso le cure mediche o scegliere di sprofondare per sempre nelle tenebre.
Per Pino inizia il calvario di una lunga ed estenuante lotta contro la malattia, una lotta sostenuta unicamente dalla speranza di poter riabbracciare la sua famiglia e dalla volontà di contrapporre il suo ’agire’ all’ineluttabilità di una sorte cieca che profuma di morte. Pietro, invece, abbandona il suo lavoro e la sua città e decide di fuggire nell’arcipelago venezuelano di Los Roques, alla ricerca dei ricordi del passato e della libertà di passare gli ultimi scampoli di un’esistenza impietosa in una solitudine perfetta, inebriato dal profumo dei fiori e cullato dal frangersi dei flutti marini sugli scogli tra le tinte calde delle aurore e il cobalto argenteo delle serate caraibiche. I protagonisti si troveranno presto ad affrontare le conseguenze impreviste delle loro decisioni: Pino è annientato dal timore delle complicazioni post-operatorie e dalle mille incertezze legate a quel ’surrogato’ di vita a cui sarà costretto ad adattarsi, come ad un vestito troppo stretto, dopo la degenza in ospedale; Pietro, invece, capisce l’importanza di un sostegno umano in quegli ultimi momenti così dolorosi e si aggrappa disperatamente all’amicizia del vecchio Javier Gallego, un marinaio autoctono. Tra i due si instaura un rapporto di complicità schietto, autentico, esente da ogni forma di pregiudizio che consente a Pietro di condividere con l’amico i ricordi più dolorosi, insieme a quel segreto inconfessabile che per troppo tempo è stato il suo tormento. In bilico tra la precarietà della vita e l’eternità della morte che sembra voler ghermire in ogni momento le sue prede, Pietro e Pino riflettono sul passato con il suo fardello di rimorsi e su un futuro che, mentre per Pietro è irrimediabilmente segnato, per Pino non può che essere nebuloso, costellato di ostacoli e incertezze, dominato dall’ombra minacciosa della paura.
Un libro intriso di sentimenti laceranti che, lontano da ogni retorica, mette a nudo la vanità del tentativo umano di modificare la trama di quel romanzo che per ognuno di noi è scritto dal destino e, allo stesso tempo, l’impossibilità di rinnegare l’idea della fine in una delirante pretesa di onnipotenza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le possibilità della notte
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