Le prime luci del mattino
- Autore: Fabio Volo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2011
"Continuo a ripetermi che va tutto bene. Allora perché mi tremano le mani?"
A due anni dal grandissimo successo de “Il tempo che vorrei”, arriva sugli scaffali un nuovo romanzo di Fabio Volo, un autore tra i più venduti e i più snobbati dalla critica che recentemente si è piegata all’oggettività del fatto che i suoi libri sono un immenso fenomeno editoriale, letterario e di costume.
L’atto-scrittore ed ex iena per la prima volta racconta una storia, semplice e delicatamente introspettiva come è nel suo stile, dal punto di vista di una donna. Elena, infatti, è una ragazza lineare, una di quelle donne che da sempre hanno pianificato il proprio futuro dalle scuole al marito passando per il colore del divano, salvo poi ritrovarsi all’interno di un’infelicità che i suoi programmi non hanno mai messo in conto ma che la vita, che vuole essere a volte anche lasciata a briglie sciolte, fa pagare come scotto della negata casualità. Elena è sposata, infelicemente sposata, con un uomo che vede oramai come un fratello e si ritrova imprigionata in un matrimonio dove la routine e il tempo hanno logorato la passione.
Nella vita, almeno una volta, bisogna darsi la possibilità di sbagliare, di rimescolare le carte in tavola, di non aver paura anche se la paura salva sempre, e Elena lo fa nel momento stesso in cui la passione si affaccia alla sua quotidianità e la porta dove lei non avrebbe mai pensato di andare, in luoghi che non aveva mai avuto il coraggio di esplorare.
Fabio Volo racconta la fragilità e la forza di una donna che schiude i pugni e decide di lasciarsi andare con la sincerità e la semplicità che contraddistinguono da sempre la sua penna, ancora una volta sincera, ancora una volta catartica.
Le prime luci del mattino
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Buonasera,
premetto che non sono ancora arrivata a metà libro perciò il mio giudizio può sembrare un pò affrettato.
Amo Fabio Volo Scrittore, e amo le emozioni che dona attraverso la lettura dei suoi libri. Ho comprato il libro il giorno stesso che è arrivato in libreria, le prime pagine le ho divorate, e ora mi sono ritrovata in un pseudo film porno raccontato nelle pagine di un diario (sempre emozioni sono ma forse non quelle che mi aspettavo, da brava sognatrice=) Non voglio fare la puritana e forse davvero il mio giudizio è affrettato ma dopo un numero di quelle pagine ho lasciato il libro in stand by.......
boh...sono un pò delusa e spero davvero di ricredermi.
Se questo ti sembra pornografico, allora che ne pensi di "esco a fare due passi"? visto che leggi i libri di Fabio Volo sicuramente l’avrai già letto. A mio avviso rappresenta uno spaccato della vita reale, di tutte quelle cose che sono dentro di noi ma che non abbiamo la forza di guardare, ascoltare, interpretare. Attraversa le fasi della vita: il buon esempio dei propri genitori, i valori, gli ideali, il matrimonio, la casa, i figli, il tradiemento ed infine la quiete dopo la tempesta. Elena, la protagonista del libro, veste tante donne prima di trovare la quiete e l’uomo col quale non starà per sempre, poichè nulla è e può essere eterno; ma ci invita a cogliere semplicemnte il presente senza per forza proiettarci in un futuro troppo lontano, troppo distante dove più alte sono le aspettative e più profondi possono essere le delusioni e le sconfitte. Ci invita ad ascoltare il cuore, la passione, i desideri, i sogni che probabilmente non si realizzeranno o ci deluderanno ma che ci aiutano a rimanere vivi, in movimento, brillanti, sicuri!
Dopo il giorno in più, il tempo che vorrei, una vita che ti aspetto, un posto nel mondo con questo ultimo romanzo credo che Fabio Volo rappresenti uno scrittore estremamente creativo e brillante capace perfino di guardare con gli occhi di una donna e raccontarne forza e coraggio, passione e ripensamenti, lacrime e sorrisi.
In ogni caso se vuoi qualche romanzo meno spinto nei racconti di intimità, ma certamente bello, appassionante e che leggeresti tutto d’un fiato evitando perfino di fermarti per pranzare ti consiglio qualche libro di Nicholas Sparks: quando ho aperto gli occhi; la scelta; le parole che non ti ho detto; l’uragono; tre settimane, un mondo (autobiografico);l’ultima canzone; ricordati di guardare la luna; un cuore in silenzio (questi sono solo alcuni e non saprei dirti quale sia il più bello ma vale la pena leggerli) oppure qualcuno di Danielle Stell: stagione di passione, un uomo quasi perfetto (anche se quest’ultimo ti sembrerà pure un po pornografico però magari essendo scritto da una donna può farti meno senso Ah Ah Ah scherzo). E’ molto bello pure "la ragazza di carta" di Musso opure "ascolta la mia ombra" di Levy oppure "il vento non sa leggere" di Mason; ecc. ecc.
L’ultimo libro di Fabio Volo”Le prime luci del mattino”(letto tranquillamente in vacanza)seppur leggermente macchinoso all’inizio dei primi capitoli, rappresenta un balzo in avanti per lo scrittore e conduttore bresciano. In pratica Volo ci fa entrare nella testa di una donna, in pratica scrive come se lui stesso fosse Elena,la protagonista. Non è facile, specialmente per un uomo. Sì è vero,l’argomento è sempre lo stesso:l’amore e il sesso. Ma qui c’è solo il sesso, la riscoperta dell’Io (o meglio detto brutalmente" la riscopata con un altro della protagonista"), che sublima un corpo che si credeva assopito da voglie e trasgressioni. Il tentativo letterario che all’inizio non sembrava felice, però poi riesce. A metà racconto Volo si rimette in carreggiata dà libero sfogo alla sua anima femminina. Tanto che sorge il sospetto, più che legittimo, che il libro sia scritto a quattro mani, le altre due sono di una donna, tanti sono i particolari e le sensazioni che solo una donna può cogliere. Fabio Volo lo vediamo più rappresentato nell’amante di Elena o nel fratello celibe e scanzonato di Paolo,il marito. Un libro sotto forma di diario, scritto da un uomo, che sembra scritto da una donna. Alla fine tutto viene messo in discussione. Elena trova la forza di lasciare il marito con il quale si sentivano come fratelli, ma improvvisamente tronca la relazione con l’amante, che oltre al sesso ludico, non sapeva assicurarle un dopo, un futuro. E si mette in fretta e furia con uno sconosciuto, un certo Nicola, conosciuto addirittura sul treno e poi con il quale Elena fa il viaggio insieme in taxi. Più che un colpo di scena, ecco, questa è forse la più grande delusione, a mio avviso del romanzo. Ci aspettavamo tornasse dal marito, scegliesse l’amante. E invece no. Ormai ha scoperto il suo corpo Elena quindi va avanti e sceglie un terzo last minute. Mah. Forse nella realtà accade proprio così. La risposta ai nostri dubbi e perplessità è a pag. 242 quando Elena scrive. “Qualche giorno fa,mentre pensavo alla mia vita mi sono chiesta quanti uomini ci sono voluti per essere pronta per quello di oggi. In realtà ho capito che era la domanda sbagliata:quanto donne ho dovuto indossare per essere pronta per l’uomo di oggi?”. Ecco ce lo chiedevamo proprio. Comunque non ce la racconti giusta ,Fabio. Questo romanzo non è tutta farina del tuo sacco.
Ho letto questo libro perchè mi è stato regalato, io non lo avrei mai comprato perchè Fabio Volo non mi ha mai incuriosito come scrittore, lo vedo bene solo come attore.
Devo dire sinceramente che è scritto molto bene, all’inizio sembra una storia molto intima e interessante, piena di sentimenti reali come piacciono a me! In seguito purtroppo diventa una storia un po’ porno dove non c’è più posto per i sentimenti ma solo per scene erotiche che lo scrittore descrive come una rinascita alla vita vera di questa donna.
E per finire c’è una nuova storia che chiude il racconto, in maniera molto anonima e insignificante.
Secondo me l’idea era interessante.... ma gli sviluppi lasciano molto a desiderare:
Sono una Fan di Fabio Volo fin dal suo primo romanzo. ad essere sincera, i suoi tre precedenti mi sono rimasti nel cuore. I primi due erano forse un trampolino di lancio.... carichi di ironia e realtà allo stesso tempo. Giudico quest’ultimo una discesa nel suo stile.... L’intero romanzo è privo di spazio-tempo, se non sul finire. E’ come se l’intero svolgimento fosse stato chiuso in una camera da letto. C’è poco movimento, e questo lo si denota dalle date che Elena scrive sul suo diario. solo nell’ultima parte del romanzo ho iniziato a percepire cambiamenti.
Nonostante queste mie riflessioni, non sminuisco la bravura di Fabio nel riflettere i desideri di una donna che ha saputo descrivere con accuratezza.... impressionante.
Sono già in attesa del suo prossimo romanzo e resto sempre una sua Fan.