Le ricette di Casa Clerici di Antonella Clerici

La cucina e l’arte del preparare pietanze sono elementi imprescindibili del fascino di una persona. Un tempo la cucina era il regno della donna, luogo da cui non solo dominava l’accesso del cibo, ma da dove poteva esprimere il suo potere dittatoriale sull’intera famiglia e il suo spazio vitale.
I tempi cambiano, le donne sono scappate intimorite e infastidite dal rumore delle stoviglie, ma compiendo un errore clamoroso.
Lentamente quella terra di nessuno è stata occupata – anche militarmente – da uomini desiderosi di riprendersi un momento solo per loro.
Persa la certezza del proprio ruolo, i maschi stavano abbandonando le loro postazioni.
C’è voluto del tempo per accorgersi di quel piccolo spazio in cui, in polverose mensole, erano appesi piatti, mestoli ed apribottiglie.
E’ bastata una spolverata, una bella lucidata e il territorio gastronomico ha ripreso il fascino del tempo. Però non bastava: l’uomo ha cercato in tutti i supermercati, eleganti strumenti elettronici, stoviglie firmate e colori sgargianti, eleganti e nuovi.
E’ tutto un altro mondo: bilance ultrasensibili, robot multifunzioni utili anche su uno Shuttle.
Ovviamente internet sempre collegato per confrontare ricette con cyber amici – tutti rigorosamente maschi – sulla giusta quantità di sale e sull’uso della cipolla rossa o bianca.
Ora le donne lanciano timide occhiate all’interno, non capiscono perché il maschio sembra divertirsi a cucinare, mentre loro hanno abbandonato la cucina velocemente come gli abitanti vicino alla centrale nucleare di Fukushima.
Accettano gli inviti a cena per sfida, pronte a disgustarsi per i piatti preparati e speranzose di urlare sdegnose: visto non siete bravi come noi.
Invece rimangono senza parole. Assaggiano un boccone e sentono arrivare i sapori freschi e ricercati, soprattutto nuovi. Non possono dire nulla, ma solo rimanere esterrefatte per tanta ricercatezza.
Che fare ora? Gli uomini non accettano di uscire dalla cucina, l’hanno trasformata in un tempio ultratecnologico, bello e gradevole.

Antonella Clerici è una bella donna di una volta.
Ha accettato la sconfitta, ma vuole riprendersi una tradizione composta da teneri racconti della propria famiglia, di amiche e di parenti.
E allora elabora "Le ricette di Casa Clerici" (Rizzoli, 2010).
Trucchi, espedienti, segreti sono adatti alla nuova virile cucina, ma c’è spazio anche per la tradizione e per i sapori passati.
Ma soprattutto c’è una superficie vasta, in cui ci possono stare sia gli uomini, sia le donne, e la speranza di un mondo pieno di odori e sapori.