Le vie dell’amore. La dottoressa vol. 3 di Helene Sommerfeld

Le vie dell’amore. La dottoressa (Giunti 2023, titolo originale Die Ärztin. Die Wege der Liebe, traduzione di Sofia Dilaghi) di Helene Sommerfeld, pseudonimo di una coppia sposata di autori berlinesi, è il terzo capitolo di una trilogia bestseller, chiamata La dottoressa, dopo Il coraggio di sognare. La dottoressa (Giunti 2021) e Le tempeste della vita. La dottoressa (Giunti 2022).

“Ricarda salì i gradini di pietra, consumati dai passi di intere generazioni, che conducevano al primo piano”.

Nonostante fosse passato molto tempo dall’ultima volta che la dottoressa Rica aveva fatto quel tragitto, i suoi piedi parevano ricordarsi di ogni singola irregolarità del pavimento. Nata e cresciuta nel castello di Freystetten nel Brandeburgo, dove il padre Gustav era capo giardiniere e la madre Karla cuoca, Rica aveva visto la propria vita avere una significativa svolta quando l’anziano conte Freystetten, per ringraziarla di un nobile gesto, aveva deciso che da quel momento in poi sua figlia Henriette, di professione medico, si sarebbe occupata del futuro della figlia del giardiniere e della cuoca. Proteggere e sostenere Ricarda, per offrire alla giovane il coraggio di sognare l’impossibile: diventare medico. E così era stato. Negli anni a seguire la contessina Henriette sarebbe diventata il suo mentore, la sua ispirazione, la sua consigliera e a volte, purtroppo, anche la sua avversaria.

Ora Ricarda Thomasius, nata Petersen, vedova Kogler, sposata in seconde nozze con il suo grande amore il medico Siegfried Thomasius, tre figli: Henny, Georg, figlio di Rica e del suo primo marito, e Antonia, figlia di Ricarda e Siegfried, era giunta a un altro giro di boa della propria esistenza. La Prima guerra mondiale era alle porte, Henny, medico come sua madre e testarda allo stesso modo, stava per partire per l’America con il marito Victor. Un matrimonio fortemente contrastato da Ricarda per un valido motivo.

“Tu farai meglio di me, tesoro. Ti sei innamorata e hai combattuto per questo amore. Abbine molta cura. Questo è tutto ciò che ti chiedo. Me lo prometti?”.

È bello immergersi nuovamente nelle intricate vicende che ruotano intorno alla figura della dottoressa Ricarda, che considera il proprio lavoro come una missione. Rica nei suoi poco più di cinquant’anni d vita ha dovuto affrontare molte tempeste e il mare dove ha navigato non è mai stato tranquillo. Tanti sono stati i colpi del destino che la dottoressa ha dovuto subire o tentare di parare. Ma Ricarda con coraggio e resilienza non si è mai persa d’animo e questo lato del carattere ha sempre suscitato l’ammirazione dei lettori che hanno decretato il successo della trilogia La dottoressa, in testa alle classifiche tedesche, che si basa sulla profonda passione per la medicina e la ricerca storica, che accomuna gli autori.

Quando Ricarda guardò l’orologio erano quasi le sei. Era di turno da ventiquattr’ore. I primi raggi di sole si infrangevano contro le finestre schermate della sala operatoria della Charité. Ricarda si era accorta a malapena che nel frattempo fosse tramontato, scomparso e sorto di nuovo. Lì nessuno si interessava dello scorrere del tempo: la sofferenza umana non chiedeva mai l’ora.