Legami di famiglia di Danielle Steel

Dopo aver perso tragicamente la sorella e il cognato a causa di un incidente aereo, Annie, giovane architetto lanciata verso una carriera di successo, deve prendersi cura dei suoi tre nipoti, Liz Ted e Katie, ancora bambini. L’impegno al quale la giovane non può e non vuole sottrarsi sconvolgerà però la sua vita: Annie per sedici anni si dedicherà completamente a loro e annullerà la sua vita, ritagliandosi solo lo spazio necessario per continuare a portare avanti il proprio lavoro.
Ora i ragazzi sono cresciuti e ognuno di loro ha intrapreso il proprio cammino: Ted e Katie studiano, mentre Liz lavora nel campo della moda. E Annie?

A 42 anni la donna è sicuramente una zia amata e soddisfatta del lavoro compiuto — anche se alcune vicende confermano che i suoi nipoti hanno ancora bisogno di lei —, ma per quanto riguarda la sua vita personale, la donna si rende conto che si è trascurata per troppo tempo e teme che oramai sia troppo tardi per ottenere dalla vita una seconda occasione. Tuttavia mai dire mai...

Legami di famiglia di Daniel Steel (Sperling & Kupfer, 2013, trad. G.M. Griffini) è una lettura piacevole e non impegnativa, con un bel finale, sicuramente un po’ scontato, che però offre un messaggio positivo di speranza anche di fronte agli imprevisti che la vita può offrire e che possono rivelarsi, a volte, dei veri colpi di fortuna.
Non è sicuramente un capolavoro né il romanzo migliore di Steel, ma la scrittura è gradevole, non pretenziosa, anche se non particolarmente coinvolgente, i personaggi sono ben delineati e può costituire senz’altro un buon compagno con cui trascorrere qualche piacevole ora.