Legend di Marie Lu

L’autrice Marie Lu calvalca letteralmente l’onda del successo riscosso da saghe distopiche quali Hunger Games di Suzanne Collins e Divergent di Veronica Roth e approda trionfalmente in tutte le librerie italiane con una nuova saga che sicuramente farà parlare molto: Legend (Piemme, 2013).

Il primo libro, omonimo della saga, introduce i protagonisti che agiscono in una metropoli futuristica che si rivela essere una delle più importanti città americane: Los Angeles. La società, governata dall’enigmatico Elector Primo, è nettamente divisa in rigorosi gruppi che vivono in specifici quartieri. Le mansioni di ogni individuo vengono stabilite durante un test a cui si viene sottoposti in età adolescenziale.

Il destino scritto per i due protagonisti e narratori, June e Day, sembra essere completamente differente. June è una giovane che grazie alla sua intelligenza si è guadagnata il titolo di prodigio della Repubblica. È una privilegiata e condivide senza discussione le mosse e le opinioni dello stato. Niente sembra minare il suo carattere deciso tranne un evento inaspettato e misterioso: la morte dell’amato fratello.

Tutte le colpe dell’accaduto ricadono sul nemico numero uno della Repubblica, Day, che, paradossalmente, è un semplice ragazzino. Questo "moderno Robin Hood" ha vissuto sulla propria pelle le privazioni e le ingiustizie. Ciò che più lo turba è sicuramente un pericolosissimo morbo di origine sconosciuta che si diffonde unicamente tra i componenti delle classi sociali più basse.

Questi due mondi distanti e apparentemente in divergenza si incontreranno ed entreranno in collisione.
Rielaborando alcuni elementi dei più celebri ed imponenti romanzi come Brave New World di Huxley e 1984 di Orwell, Marie Lu propone una nuova possibile visione del mondo con un’accattivante avventura dedicata soprattutto ai giovani.