Do you hear the people sing? Sta per arrivare per la prima volta in Italia Les Misérables, il musical tratto dall’opera omonima di Victor Hugo.
Le tappe italiane del World Tour di Les Misérables saranno solo due:
- il Politeama Rossetti di Trieste dal 7 all’11 novembre 2024
- il Teatro Arcimboldi di Milano, dal 14 al 24 novembre 2024.
I biglietti sono già disponibili in vendita sul sito ufficiale TicketOne.
Les Misérables è uno dei musical più popolari e longevi al mondo, rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1980 e in seguito divenuto un successo grazie alla prima rappresentazione londinese, nel West End, sino ad approdare sul palcoscenico di Broadway nel 1985. Da allora Les Misérables. Il musical, meglio conosciuto con il diminutivo “Les Miz”, è divenuto un successo planetario rappresentato ininterrottamente da oltre quarant’anni, dal quale è stato tratto anche il film del 2012 diretto da Tom Hooper con protagonisti Anne Hathaway, Russell Crowe e Hugh Jackman, vincitore di tre premi Oscar.
Successo cinematografico a parte, il musical, creato da Claude-Michel Schönberg e dal librettista Alain Boublil, rimane l’adattamento internazionale più celebre del romanzo di Hugo: ha calcato i palcoscenici di ben 53 Paesi e 438 città ed è stato cantato in più di venti lingue diverse. Ora, in occasione del quarantesimo anniversario, Les Miz si prepara a un tour mondiale in quindici paesi, tra cui Italia, Corea e Giappone.
Il produttore, neanche a dirlo, è Cameron Mackintosh, lo stesso di Cats (ispirato tra l’altro a un’opera di T.S. Eliot) e del Fantasma dell’opera tratto dal romanzo di Gaston Leroux.
Scopriamo tutti i retroscena e le curiosità sul musical più famoso di Broadway, ora finalmente in Italia.
“Les Misérables”: dall’opera di Victor Hugo al musical di Broadway
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Il testo e le canzoni del musical sono ispirati all’omonima opera di Victor Hugo, I miserabili, pubblicata nel 1862 in un totale di cinque volumi con un lancio internazionale.
Lo scrittore francese, reduce dello straordinario successo di Notre-Dame de Paris, lavorò al libro, un grande affresco della storia sociale e politica parigina che si snodava nell’arco di un ventennio, per oltre diciassette anni dopo aver siglato un accordo milionario pari a 300.000 franchi (circa 3,8 milioni di dollari al giorno d’oggi) con l’editore belga Albert Lacroix. Si racconta che Hugo scrisse le ultime pagine del suo capolavoro proprio in Belgio, in una camera d’albergo con vista sul campo di battaglia di Waterloo, teatro della più celebre sconfitta napoleonica.
Straordinaria la storia della prima edizione de I Miserabili. Il primo volume, intitolato Fantine, fu pubblicato la mattina del 4 aprile 1862 ed uscì in contemporanea a Bruxelles, Parigi, San Pietroburgo, Londra, Lipsia e in molte altre città europee. Nessuno libro, prima di allora, aveva avuto un lancio internazionale di quella portata. La prima tiratura parigina - pari a seimila copie - andò esaurita nel giro di un giorno. Grandi autori francesi quali Alexandre Dumas e Gustave Flaubert all’epoca lo stroncarono, ma non importa, il successo planetario dell’opera - musical compreso - dà ragione a Victor Hugo.
La vicenda di redenzione dell’ex galeotto Jean Valjean, inseguito dal poliziotto Javert, continua ad appassionare il pubblico. Perché la detective story su cui Hugo ha modellato il proprio vivace affresco della società francese non perde mai la presa, così come i suoi indimenticabili personaggi, da Fantine a Cosette a Marius, che continuano a narrare una storia universale di salvezza e perdizione, di amore e morte e anche di rivoluzione. Una delle grandi canzoni corali del musical, Do you hear the people sing?, ci narra proprio la rivoluzione francese attraverso il canto di speranza di quegli uomini e quelle donne che speravano in un domani migliore, anzi, ne avevano la certezza: una nuova vita sarebbe iniziata con il domani.
There is a life about to start
When tomorrow comes
“Les Misérables”: il musical per la prima volta in Italia
Il musical “Les Misérables” nacque del 1980 grazie a un’ispirazione del librettista francese Alain Boublil dopo aver assistito alla première di Jesus Christ Superstar. Perché non fare lo stesso con un romanzo di Hugo, in Francia? si domandò Boubil, folgorato dalla visione. Boubil dovette ridurre di molto la grande mole dell’opera di Hugo, limitandola ad alcune scene principali che però avrebbe rappresentato conferendo loro lo spazio e il pathos che meritavano. Alain Boublil confidava che l’opera avrebbe avuto successo, dato il forte legame tra l’opera di Hugo e l’identità nazionale francese; ma quello che Boublil all’epoca non poteva immaginare è che il suo musical avrebbe spopolato oltremanica, in Inghilterra.
Il musical Les Misérables attirò oltre 500 mila spettatori e suscitò l’interesse di molti impresari dell’ambiente teatrale. Ad aggiudicarsi i diritti per la versione inglese fu Cameron Mackintosh che affidò la traduzione del libretto a Herbert Kretzmer e gli permise di ampliarlo aggiungendovi ulteriori scene del romanzo di Hugo. Il ruolo del protagonista, Jean Valjean, fu affidato a Colm Wilkinson.
Nacque così il successo planetario del musical che conosciamo oggi. Le musiche indimenticabili di Les Misérables sono infatti in lingua inglese: dalla struggente I dreamed a dream, meravigliosa nell’interpretazione di Ruthie Henshall che interpreta Fantine, alla commovente On my Own sino alla rivoluzionaria One day more.
La splendida ballata I Dreamed a Dream, composta da Claude-Michel Schönberg, col testo inglese di Herbert Kretzmer, avrebbe avuto un successo straordinario anche al di fuori dal musical, in ultimo nella versione della cantante inglese Susan Boyle presso la terza edizione di Britain’s Got Talent.
Il testo originale francese composto da Alain Boublil si intitolava J’avais rêvé d’une autre vie , ma è nella versione inglese che ora tutti lo conosciamo. Su quelle note molti di noi hanno scoperto il personaggio di Fantine e si sono commossi ascoltando la sua storia, ormai quelle note sono divenute parte integrante, se non indissociabile dallo stesso romanzo di Victor Hugo. Si ha la certezza che sia proprio la sua Fantine, che dava il titolo al primo volume di Les Misérables, a parlare. Con lei la storia aveva inizio e attraverso la sua voce continua a giungere sino a noi.
I dreamed a dream in time gone by
When hope was high and life worth living
I dreamed that love would never die
I prayed that God would be forgiving
Finalmente, nel 2024, gli spettatori italiani potranno vedere con i loro occhi - ma soprattutto ascoltare dal vivo con le loro orecchie - questo capolavoro che unisce teatro e letteratura, parole e musica, in uno spettacolo senza fine. Per continuare con le citazioni da Les Misérables potremmo dire: another journey must begin, deve iniziare un altro viaggio.
“Les Misérables. World Tour”: il trailer del musical
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Les Misérables”: per la prima volta in Italia il musical tratto dall’opera di Hugo
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