Lessico femminile di Sandra Petrignani

Nel saggio Lessico femminile (Editori Laterza 2019) di Sandra Petrignani, l’autrice nata a Piacenza e che vive nella campagna umbra, ricostruisce un mosaico che è il volto delle donne, attraverso le figure delle scrittrici da lei più amate.

In questo Lessico femminile, questo mio “mostro di Frankenstein” seguirò impronte, ombre, tracce volontarie, opere e fatti, i fatti della vita delle donne, di alcune donne, soprattutto scrittrici, filosofe a volte, per rileggere il mondo dal loro punto di vista, o almeno quella porzione di mondo su cui hanno avuto voglia di riflettere

”.

Nel “Prologo” del testo, l’autrice chiarisce la sua intenzione, anche se “Niente è più segreto di un’esistenza femminile”, parola di Marguerite Yourcenar.
“Sono libera di vivere dove e come voglio, di leggere ciò che voglio, di pensare a tutto ciò che voglio come voglio, e di ascoltare chi voglio. Sono libera nelle vie delle grandi città, dove nessuno mi vede, mentre cammino sotto la pioggia scrosciante senza un dove né un quando, mormorando dei versi; sono libera nel bosco, e sulla riva del mare in una solitudine benedetta, e nella musica che risuona in me, e nella mia stanza, quando chiudo la porta”. Nina Berberova. “Il corsivo è mio”.

Virginia Woolf, Natalia Ginzburg, Annie Ernaux, Marguerite Duras, Elsa Morante, Dacia Maraini, Sylvia Plath, Ingeborg Bachmann, Anna Maria Ortese, Lalla Romano, Joyce Carol Oates, Nina Berberova, Karen Blixen, Clarice Lispector, Marguerite Yourcenar, Hannah Arendt e molte altre. È il mondo visto dalle donne scrittrici e che donne scrittrici... Donne alle quali la Petrignani dà la parola su una serie di temi, quali l’amore, le relazioni, la casa, i figli, la verità, il tempo. L’autrice ha scelto brani di romanzi, saggi, lettere, diari di queste scrittrici che l’hanno particolarmente colpita, ricucendoli in una sorta di “corsivo collettivo”, parafrasando il titolo dell’autobiografia di Nina Berberova “Il corsivo è mio”.
Un corsivo collettivo giacché “il corsivo è una forma di sottolineatura”, questa è la grande intuizione di Sandra Petrignani che ha svolto una lunga attività nel giornalismo culturale per quotidiani e settimanali, ed è brava autrice di romanzi, racconti, libri di viaggio, memoir, biografie. Splendida la biografia dedicata a Natalia Ginzburg, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento. Del resto il titolo del volume è un omaggio al celebre romanzo autobiografico che valse a Ginzburg la vittoria al Premio Strega 1963.

Un libro, Lessico femminile , che la Petrignani ha sentito come una responsabilità collettiva, quasi come una scrittura a mano, quindi antica, lenta. La parola di Sandra, legata a quella di Nina, Virginia, Elsa, Natalia, Dacia, Anna Maria, Joyce, tante donne che “mi hanno preceduta e nutrita” come un unico, variegato “canto”. Non è difficile immaginare la libreria di Sandra Petrignani affollata di libri “vissuti”, perché letti più volte, sottolineati, un po’ deformati, perché amatissimi. Se nel volume “La scrittrice abita qui” Sandra Petrignani compie un viaggio, anzi un pellegrinaggio, nelle case e nella vita sentimentale di Grazia Deledda, Marguerite Yourcenar, Karen Blixen, Colette, Virginia Woolf e le altre, in queste pagine l’autrice desidera “capire qualcosa di più della mia stirpe, trovare il bandolo del nostro comune sentire femminile” legando la sua parola a quella di tante donne che l’hanno preceduta e nutrita, non solo intellettualmente. Compiendo così uno straordinario e intimo viaggio nell’anima che stupisce e incanta.